Energia: Gse taglia i costi agli energivori (MF)
February 08 2023 - 3:21AM
MF Dow Jones (Italian)
Lo shock dei prezzi dell'energia e lo strappo con la Russia ha
portato alla ribalta il Gse, fino a collocarlo al centro della
scena: dal ruolo di promotore delle rinnovabili e dell'efficienza
energetica, il Gestore dei servizi energetici decreto dopo decreto
si è trovato a gestire alcune delle partite più delicate per la
sicurezza delle forniture, in prima linea nella guerra al caro
bollette. Adesso la società controllata dal Mef ha deciso di fare
un passo in più: aiutare le società che gestiscono gli acquedotti a
efficientare i consumi per risparmiare sui costi. Se ne
avvantaggeranno i consumatori, che potranno così beneficiare di
tariffe più leggere.
Ad anticipare a MF-Milano Finanza il progetto pilota che partirà
in questi giorni coinvolgendo 8 Ega - gli Enti di governo
individuati dalle Regioni per ciascun Ato (gli ambiti territoriali
del servizio idrico) in tutta Italia - è l'amministratore unico del
Gse, Andrea Ripa di Meana.
"Siamo partiti da una considerazione: le società che gestiscono
gli acquedotti sono necessariamente dei grandi consumatori di
energia, ma allo stesso tempo fanno un ricorso molto limitato ai
certificati bianchi (gli incentivi per l'efficienza energetica
gestiti dal Gse, ndr). Da qui ci è venuta l'idea di avviare
un'analisi sulla qualità energetica delle gestioni idriche, per
individuare caso per caso tutte le aree dove si può intervenire per
efficientare i consumi energetici, e di conseguenza ridurre i
costi".
Il progetto pilota è stato definito d'intesa con Anea
(l'Associazione Nazionale degli enti di Ambito idrico, ndr) che
coordina gli Ega idrici e andrà avanti per un anno grazie
all'Idro-desk creato dal Gse. "Sarà un lavoro complesso perché ogni
servizio idrico ha le sue peculiarità". Con l'Anea, attraverso gli
Ega che hanno aderito al progetto pilota, il Gse raccoglierà dai
gestori tutte le informazioni per poter arrivare a una diagnosi sui
consumi di elettricità e sul rapporto tra i consumi di elettricità
e i requisiti idraulici delle reti. Non pensiamo solo alla
distribuzione d'acqua: andremo ad analizzare l'intera catena del
servizio idrico, attività per attività, fino a depurazione e
fognature».
Con la tariffa idrica che è la fonte di sostentamento dei
gestori, la qualità energetica potrà avere un impatto positivo
diretto sui consumatori. A costi ridotti, in pratica, deriveranno
tariffe più basse. "I vantaggi si trasferiranno automaticamente
sulle bollette degli utenti finali. Siamo certi di poter
individuare tipologia di investimenti di efficientamento
energetico, pur tenendo presente che ogni caso è diverso
dall'altro", spiega Alessandro Mazzei, coordinatore tecnico
scientifico dell'Anea. "Buona parte del lavoro consisterà anche nel
capire dove i margini inespressi d'efficienza sono attribuibili
alla gestione, piuttosto che a elementi oggettivi come la
conformazione del territorio. Ma non si vuole colpevolizzare
nessuno, piuttosto intendiamo dare un contributo in positivo,
altrimenti non avremmo avuto adesioni così numerose, sono ben 18 i
gestori nel progetto pilota".
L'altro fronte per la sicurezza energetica che vede in prima
fila il Gse è quello del cosiddetto Gas release: l'aumento della
produzione nazionale tramite nuove concessioni rilasciate ai
produttori, a patto però che questi siano disponibili a rivendere
parte del gas estratto a prezzo calmierato agli energivori, fatta
salva ovviamente la sostenibilità dell'investimento e la
profittabilità generale dell'iniziativa. La discesa dei prezzi non
ha svuotato di significato il provvedimento, ma la procedura
richiede una messa a punto affinché il provvedimento possa
diventare operativo.
"Il Gas release è pensato prima di tutto per trovare in casa
un'alternativa al gas russo e più in generale al gas importato",
precisa Ripa di Meana. "I giacimenti nel territorio italiano,
onshore e offshore, possono essere sfruttati più di quanto fatto
finora per aumentare l'indipendenza energetica del nostro Paese. Da
questo punto di vista il ribasso dei prezzi del gas non cambia le
cose. Tra l'altro con i circa 60 euro a Mwh di oggi siamo comunque
ancora molto lontani dalle quotazioni medie dei 10 anni pre-guerra,
quando si stava sui 16/18 euro a Mwh.
La contropartita, rispetto al contesto in cui la scorsa estate
il Gse aveva lanciato i primi bandi per raccogliere le
manifestazioni d'interesse tra circa 20 operatori (tra i quali Eni
ed Energean) è cambiata col decreto aiuti quater: si sono allargate
le maglie del Pitesai, la mappa delle aree idonee alle
trivellazioni. Ora la palla è al Ministero dell'Ambiente e della
Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin: dovrà stabilire se
e come strutturare la procedura per dare al Gse la possibilità di
procedere con i nuovi bandi".
pev
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February 08, 2023 03:06 ET (08:06 GMT)
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