Ion: verso accordo con le banche per Prelios (MF)
January 04 2023 - 2:48AM
MF Dow Jones (Italian)
Il passaggio di mano di Prelios potrebbe essere una delle
operazioni più rilevanti per il 2023 della finanza italiana. In
lizza per il gruppo presieduto da Fabrizio Palenzona e guidato da
Riccardo Serrini c'è la Ion di Andrea Pignataro che, secondo quanto
risulta a MF-Milano Finanza, proprio in queste settimane starebbe
discutendo con un pool di banche americane il finanziamento
dell'operazione. La cifra su cui si sta ragionando sarebbe vicina
ai 750 milioni mentre a tirare le fila del consorzio potrebbe
essere Jp Morgan, istituto che in passato ha già lavorato diverse
volte con Pignataro.
Se tutto andrà come previsto, un accordo con le banche potrebbe
essere raggiunto in tempi brevi, mentre il punto di svolta nelle
discussioni tra Ion e il fondo Davidson Kempner (attuale
proprietario di Prelios e assistito nella trattativa da Goldman
Sachs) dovrebbe arrivare entro il primo trimestre dell'anno. Va
detto che le aspettative di prezzo del venditore sono ambiziose
(nei mesi scorsi era circolata la cifra di 1,4 miliardi), ma Ion
appare determinato.
Pignataro del resto ha già fatto molte operazioni rilevanti sul
mercato italiano. In prima battuta l'imprenditore ha comprato
Cedacri, il leader tricolore nei servizi informatici integrati per
banche, istituzioni finanziarie, assicurazioni e società di
servizi, mettendo sul piatto 1,5 miliardi. Quindi, insieme al Fsi
guidato da Maurizio Tamagnini e al Fondo sovrano di Singapore
(Gic), ha lanciato un'opa su Cerved, la public company milanese
attiva nelle informazioni commerciali e nella gestione dei crediti
deteriorati.
Negli ultimi mesi Ion è entrata anche nel capitale di Banca Mps
con un investimento da 50 milioni nel corso dell'ultimo aumento di
capitale da 2,5 miliardi. E oggi il gruppo di Pignataro è a caccia
di nuove opportunità sul mercato italiano per costruire tassello
dopo tassello un gruppo basato sull'ingegnerizzazione dei dati
finanziari.
Veniamo a Dk. Entrato nel capitale nel 2017, dopo un accordo con
il nocciolo duro di azionisti composto allora da Pirelli, Intesa
Sanpaolo, Unicredit e Fenice, ora il fondo americano, al termine di
un turnaround e di un ritorno a una redditività crescente che ha
portato in cinque anni il gruppo a salire da 300 a circa 750
dipendenti, è pronto per vendere. Di ipotesi ne sono state
esplorate diverse, da Intrum e Tinexta fino a Banca Progetto.
Secondo vari osservatori però le discussioni con Ion sarebbero in
fase più avanzata rispetto alle precedenti e questa volta un deal
potrebbe essere vicino.
red
fine
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