Class E.: oggi 3* incontro ciclo convegni Assoreti e Mf su Mifid2
June 21 2016 - 1:06PM
MF Dow Jones (Italian)
Si è tenuto oggi a Milano il terzo incontro di un ciclo
di convegni "Siete pronti per la Mifid2?", organizzato da
Assoreti e
Mf/Milano Finanza (quotidiano del gruppo Class E. che assieme a
Dow
Jones&Co. controlla questa agenzia).
L'incontro dal titolo "Le funzioni di controllo degli
intermediari tra
nuovi standard europei, esigenze dei mercati e disciplina di
settore
italiana" è stato incentrato sul tema dei modelli di
monitoraggio dei
rischi e di controllo, soprattutto nei confronti dei consulenti
abilitati
all'offerta fuori sede.
Sul fronte normativo il regolamento Congiunto Consob-Banca
d'Italia
stabilisce appunto che gli intermediari "adottano, applicano e
mantengono
procedure idonee a garantire l'adempimento degli obblighi di
correttezza e
trasparenza nella prestazione di ciascuno dei servizi" e che
tali
previsioni si applicano anche nel caso in cui i servizi e le
attività di
investimento siano prestati fuori sede.
Tre, in particolare, i livelli per lo svolgimento dei controlli
sulla
rete: il primo riguarda i cosiddetti controlli di linea, il
secondo
relativo alla Compliance e Risk Management e infine un terzo
inerente
all'Interno Audit.
In questo contesto un ruolo importante è quello della funzione
di
Compliance, preposta fra l'altro ad attività di verifica
preventiva e
successivo monitoraggio dell'efficacia delle procedure aziendali
in ottica
di prevenzione e controllo dei rischi.
Sempre nell'ambito del tema dei controlli a distanza una delle
best
practice dovrebbe consistere nell'adottare un numero di
indicatori che
coprano almeno tutte le aree di rischio previste dal manuale
Assoreti.
Inoltre, dovrebbe essere prevista un'elaborazione degli
indicatori più
rilevanti, almeno su base settimanale.
Tema importante è anche quello delle forme contatto con la
clientela. In
particolare, devono essere previsti presidi come il divieto
di
domiciliazione della corrispondenza presso l'intermediario
ovvero
meccanismi volti ad assicurare che il ritiro della stessa
avvenga da parte
del cliente personalmente.
Un'altra best practice dovrebbe prevedere non solo forme di
contratto
scritto, ma anche quelle che presuppongano una maggiore
interazione con la
clientela (si pensi ad esempio a contatti telefonici o comunque
a forme di
interazione automatica come ad esempio l'invio di sms a fronte
di ogni
bonifico).
Infine, non vanno dimenticate le verifiche ispettive che
rappresentano
un importante strumento di presidio sull'attività dei
consulenti.
Verifiche che, ovviamente, oltre che programmate devono essere
casuali e
senza preventiva comunicazione e fatte in un numero
adeguato.
fus
MF-DJ NEWS
2118:51 giu 2016
(END) Dow Jones Newswires
June 21, 2016 12:51 ET (16:51 GMT)
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