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Il patto di consultazione del Banco Bpm trova la quadra sui suoi due candidati per la lista del cda. Secondo quanto riferiscono a MF-Milano Finanza alcune fonti interne all'accordo che lega le casse previdenziali e le fondazioni nel capitale di Piazza Meda (controlla l'8,28%), i nomi sono quelli di Alberto Oliveti, presidente dell'Enpam e numero uno dell'Adepp (l'associazione degli enti di previdenza privati italiani), e di Paola Ferretti, docente di Economia degli Intermediari Finanziari all'università di Pisa ed espressione della Fondazione CariLucca, che del Banco ha il 1,24%. L'Enpam ha un ruolo di coordinamento.

I due candidati dovranno affrontare ora i colloqui con Egon Zehnder. L'head hunter dovrà verificare il possesso dei requisiti qualitativi in capo ai candidati per essere nominati consiglieri della banca. I requisiti sono stati individuati dal board uscente a inizio gennaio con un vademecum ad hoc. In caso di disco verde i candidati faranno parte della long list che arriverà sul tavolo del board del Banco il 28 febbraio. Dalla riunione uscirà la lista definitiva per il consiglio composta da 15 membri.

I primi 12 entreranno nel nuovo cda. Mentre tre posti sono riservati alle altre due liste di minoranza: due a quella Assogestioni e uno a quella dei dipendenti. È data per scontata la conferma del ticket di vertice Tononi-Castagna, per il ruolo di vicepresidente si fa il nome di Maurizio Comoli, mentre l'attuale vicepresidente Mauro Paoloni viene considerato papabile per il posto in capo ai bancari di Piazza Meda. Per i francesi del Credit Agricole, primo socio dell'istituto con il 9,18%, circola invece il nominativo dell'ex Bain Paolo Bordogna che in passato ha fatto parte anche del board di Ubi.

La rosa definitiva dovrà superare anche il fit and proper assessment della Bce. Resta da risolvere invece il rebus della composizione del nuovo collegio sindacale: due posti sono riservati alla maggioranza, tre alle minoranze, comprese la presidenza. Le fonti spiegano che verrà prima chiuso il dossier relativo alla lista del consiglio, per aprire poi quello del rinnovo dei sindaci. Oltre ai requisiti tecnici la quadra verrà trovata cercando di soddisfare anche i desiderata di soci, i cui interessi non hanno trovato composizione nella lista del board. Secondo indiscrezioni, i rappresentanti dell'Enasarco, socio di Banco Bpm con l'1,97% rimasto fuori dal patto per avere spazio negli organi sociali, dovrebbero rientrare in un secondo momento, quando cioè in Piazza Meda si tratterà di nominare i membri dei board delle controllate. Pare che la cassa presieduta da Alfonsino Mei abbia anche considerato l'ipotesi di presentare una propria lista di minoranza.

red

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