MILANO (MF-NW)--Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,74% a 28.644 punti. Rialzi diffusi nelle principali piazze europee: il Cac-40 segna un progresso dell'1,14%, il Dax dello 0,81%, l'Ibex-35 dell'1,32% e il Ftse 100 dello 0,75%.

L'attenzione degli investitori si divide tra la stagione delle trimestrali e le mosse delle banche centrali. In agenda oggi molteplici interventi di banchieri centrali, tra cui la numero uno della Bce, Christine Lagarde (18h30) e il presidente della Fed, Jerome Powell (20h00).

Nexi è protagonista della seduta, guadagnando un +9,7% a 6,58 euro dopo aver scambiato 15,6 mln di azioni, con turnover dell'1,19%, a fronte di una media a 30 giorni di 7,28 mln. Catalizzatore dell'attenzione sul titolo è la trimestrale, che gli analisti di Banca Akros definiscono in linea con le attese valsa la conferma del rating buy.

Performance positiva anche per Bper (+4,69% a 3,282 euro) in scia ai conti, definiti "eccellenti" da Equita Sim, che ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo del 3% a 4,6 euro. Sempre tra i bancari, che stanno

generalmente battendo il consenso a livello di margine d'interesse, Banco

Bpm continua a essere sospinta dall'effetto conti e guadagna il 2,9%,

mentre B.Mps segna un più contenuto +0,97%.

Tim, dal canto suo, chiude in rialzo dello 0,8% a 0,2534 euro. Nonostante una trimestrale che il consenso degli analisti definisce sopra le attese, le indicazioni offerte dal management riguardo al deal NetCo non hanno determinato una forte accelerazione al rialzo del titolo.

Nel settore energy, focus su Prysmian, che archivia la seduta a +1,8%. Nei primi 9 mesi il gruppo ha messo a segno un risultato netto di 575 mln euro (+33,4% a/a) ma l'andamento del titolo è impattato dalla notizia relativa alla causa intentata contro il gruppo da Shoals Technologies, che lo accusa di aver utilizzato cavi difettosi nella realizzazione dei suoi parchi solari. In una nota, Prysmian rigetta le accuse, che celerebbero l'intento di trasferire la responsabilità del malfunzionamento.

Continuando la disamina delle trimestrali, B.Mediolanum (+2,37%) ha registrato un utile netto di 572,2 mln euro (+52% a/a), risultato che gli analisti di Jefferies riconducono al contributo di commissioni e costi.

Sempre l'effetto conti fa volare De'Longhi dell'11,42%, forte della revisione al rialzo della guidance sull'Ebitda dopo aver registrato un dato rettificato in crescita del 66,9% a 105 mln nel terzo trimestre. Bene anche Mfe (A +7,94% a 1,9494 euro, B +7,73% a 2,849 euro) dopo l'accelerazione nel comparto pubblicitario a ottobre (+8%, grazie alle sinergie con la Spagna) che porta il dato per i primi 10 mesi a +0,4% a/a, che si confronta con il -0,6% a/a nel primo semestre.

Infine, si segnala De Nora, che chiude a +8,1% dopo l'avvio del programma buyback per massimi 45 mln euro, con l'opzione di incremento di ulteriori 45 mln entro 8 mesi dall'avvio.

bon

andrea.bonfiglio@mfnewswires.it

 

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November 09, 2023 11:48 ET (16:48 GMT)

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