Il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in calo del 3,62% a
17.120 punti, con un minimo di 17.106 e un massimo di 17.705.
La seduta e' stata caratterizzata dai timori degli investitori
in merito all'avvicinarsi del referendum sulla Brexit del 23
giugno. Gli analisti di Bank of America - Merrill Lynch riferiscono
che nell'ultima settimana l'azionario europeo ha visto 2,2 mld usd
di deflussi: il mercato e' in modalita' risk-off per via del
referendum.
In rosso anche le altre principali Borse europee: Ibex -3,18%,
Dax -2,52%, Cac-40 -2,24% e Ftse 100 -1,86%.
In tema macroeconomico, l'inflazione in Germania e' salita dello
0,3% m/m e dello 0,1% a/a nel mese di maggio. La produzione
industriale in Francia e' rimbalzata dell'1,2% m/m ad aprile,
mentre quella in Italia e' aumentata dello 0,5% m/m e dell'1,8%
a/a.
Negli Stati Uniti invece l'indice di fiducia dei consumatori
statunitensi elaborato dall'Universita' del Michigan, secondo la
lettura preliminare di giugno, si e' attestato a 94,3 punti, in
calo rispetto ai 94,7 di maggio ma al di sopra dei 94 del
consenso.
Nell'Economic Survey sull'area euro, presentato
dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
(Ocse), e' emerso che l'economia europea si sta gradualmente
riprendendo, ma e' necessario mettere in campo nuove riforme per
porre rimedio ai problemi irrisolti legati alla crisi economica
globale.
In netto calo il comparto bancario, altamente volatile alla luce
sia dei timori per la Brexit sia per i noti temi, come gli aumenti
di capitale di Veneto Banca e B.Popolare, e la gestione dei Non
performing loan: Ubi B. -6,57%, B.P.E.Romagna -6,55%, B.Mps -6,51%,
Unicredit -6,37%, B.P.Milano -5,79%, Mediobanca -5,48%, B.P.Sondrio
-5,27%, B.Popolare -5,2%, Intesa Sanpaolo -4,1% e B.Carige
-2,97%.
Credem invece ha perso il 2,29%. Il d.g. Adolfo Bizzocchi
lascera' l'incarico, intrapreso nel 2001, il 31 agosto dopo 15
anni. Al suo posto, gli succedera' nella carica il vice direttore
generale Nazzareno Gregori, in Credito Emiliano dal 1979.
Hanno subito vendite consistenti anche Unipol (-6,85%), Azimut
H. (-6,01%), Exor (-5,18%) e UnipolSai (-4,96%).
Tra gli industriali, Leonardo ha guidato i cali con un -4,93%.
Male anche Cnh I. (-4,32%), Fca (-3,4%), Ferrari (-2,09%) e
Fincantieri (-0,11%).
Nel segmento dell'Oil&Gas, Tenaris ha ceduto lo 0,31%, Eni
il 2,06% e Saipem il 5,13%. I titoli sono stati influenzati anche
dalla discesa dei prezzi del petrolio, con il Brent che tratta a
50,81 usd/barile (-2,19%) e il Wti a 49,52 usd/barile (-2,06%).
In merito alla vicenda Metroweb, ieri il Cda di Enel (-3,4%) ha
preso atto dell'avvio di trattative in esclusiva con F2i e Cdp
Equity/Fsi Investimenti, soci della societa' della fibra, volte a
un'eventuale integrazione tra la controllata Enel Open Fiber e la
stessa Metroweb.
In discesa il settore del lusso, in particolare YNap (-6,57%),
seguito da B.Cucinelli (-3,53%), Moncler (-3,2%), Luxottica
(-3,07%), S.Ferragamo (-3,02%) e Tod's (-1,64%).
Sul resto del listino, i peggiori titoli sono stati Saras
(-4,94%), Datalogic (-4,64%) e Ovs (-3,41%). Acquisti contenuti
invece su Parmalat (+0,43%), mentre Esprinet ha guadagnato
l'1,84%.
Segno meno per Safe Bag (-3,28%). Nel corso del 2015, il gruppo
ha conseguito una perdita netta di 1,49 mln euro, che si confronta
con un risultato negativo per 0,97 mln riportato al termine
dell'esercizio precedente.
Si segnala che Salini Impregilo (-2,47%) ha incaricato Banca
Imi, Bnp Paribas, Goldman Sachs, Natixis e UniCredit di organizzare
un roadshow con investitori qualificati, italiani ed internazionali
con l'obiettivo di valutare le condizioni di mercato per una
potenziale emissione di
obbligazioni senior non garantite a tasso fisso.
gir
giovanni.russo@mfdowjones.it
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June 10, 2016 11:53 ET (15:53 GMT)
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