B.Generali: utile netto 1* sem cala a 92,6 mln (-14% a/a)
July 26 2018 - 7:00AM
MF Dow Jones (Italian)
Banca Generali ha chiuso il primo semestre con un utile in calo
a 92,6 milioni (-14% a/a).
Il margine di intermediazione, si legge in una nota, si è
attestato a 223,4 milioni contro i 235,3 milioni dello scorso
esercizio. Il dato è in lieve flessione grazie alla positiva
dinamica delle commissioni ricorrenti e del margine finanziario che
hanno compensato l'andamento nettamente meno favorevole dello
scorso esercizio dei mercati finanziari.
Tra le commissioni si segnala il progresso di quelle di gestione
(317,9 milioni, +14%) di riflesso alla crescita delle masse e
all'accelerazione delle commissioni bancarie e d'ingresso (36,1
milioni +25%). Queste ultime hanno beneficiato dei nuovi prodotti e
servizi lanciati della banca nell'ultimo anno per completare
l'offerta e favorire la diversificazione dei ricavi.
Le commissioni variabili (performance fees), al contrario, hanno
mostrato una sensibile riduzione (22,6 milioni, -70%) risentendo
del trend dei mercati finanziari nel periodo.
Il margine finanziario si è attestato a 48,6 milioni (+18,7%)
beneficiando principalmente della decisione di aumentare il profilo
difensivo del portafoglio titoli della tesoreria ad inizio anno con
conseguente aumento degli utili da trading nel periodo. La
decisione di reinvestire la liquidità nel secondo trimestre ha
favorito una ripresa del margine d'interesse (14,8 milioni +12%
t/t) che si prevede proseguirà nel corso dell'anno. A fine giugno
il portafoglio di tesoreria (99% in bond) è risultato in crescita a
?6,0 miliardi (+ 5% da inizio anno) sia per il progressivo
reinvestimento della liquidità negli ultimi mesi, sia per
l'acquisizione di nuove masse nel periodo (depositi +22%). Il
portafoglio conferma un profilo prudente con una duration
complessiva pari a 2,3 anni e una maturity di 3,5 anni.
I costi operativi si sono attestati a 93,6 milioni (+0,4%)
sostanzialmente invariati rispetto allo scorso anno. Il dato
include ?3,8 milioni per i versamenti ai fondi di risoluzione
bancari (?1,8 milioni nel primo semestre 2017).
L'incidenza dei costi sulle masse complessive si è ulteriormente
ridotta a 32 bps (34 bps a fine 2017) e il cost/income ratio
reported si è attestato al 40%, confermandosi su livelli di
eccellenza.
Il cost/income al netto delle commissioni variabili di
performance ha mostrato un sensibile miglioramento attestandosi al
42,7% (dal 54,3% del primo semestre 2017 e dal 52,3% di fine
2017).
Nel secondo trimestre l'utile netto si è attestato a 43,5
milioni (51,9 milioni nel secondo trimestre 2017) dopo aver spesato
rettifiche da valutazione per 3,8 milioni legate all'applicazione
del nuovo principio IFRS 9 nel contesto di straordinaria volatilità
sui governativi italiani.
Sempre nel secondo trimestre i costi operativi hanno mostrato
una crescita contenuta (47 milioni, +1,6%); il margine di
intermediazione è rimasto quasi invariato nel periodo attestandosi
a 109,3 milioni
contro i 112,8 milioni dello scorso esercizio.
Il semestre include rettifiche di valore nette per 3,6 milioni
(3,2 milioni nel primo semestre 2017) di cui 3,3 milioni relative a
rettifiche collettive di valutazione al portafoglio titoli della
banca in coerenza con il nuovo principio contabile Ifrs 9. Le
rettifiche si riferiscono in misura pressoché esclusiva al
portafoglio di titoli di Stato italiani per l'incremento della
rischiosità intercorsa nel periodo.
Il Cet 1 ratio al 30 giugno 2018, inclusivo dell'impatto
dell'IFRS 9 e IFRS 15, è risultato al 18,2%. Il Total Capital ratio
al 19,8%
Entrambi i coefficienti sono significativamente superiori ai
requisiti SREP fissati da Banca d'Italia per il 2018 (CET1 ratio al
6,5% e Total Capital Ratio al 10,2%). L'eccedenza di capitale
rispetto ai requisiti regolamentari ha toccato i 305 milioni.
Venendo ai risultati commerciali le masse totali al 30 giugno
hanno toccato il nuovo picco a 58,1 miliardi (+11% rispetto allo
scorso anno, +4% da inizio anno); la raccolta netta nel primo
semestre 2018 è stata pari a 3,1 miliardi.
Le incognite sulle azioni monetarie delle banche centrali, alle
prese con una graduale normalizzazione degli interventi, continuano
a caratterizzare i mercati finanziari e in particolare il segmento
del credito. Il confronto sulle politiche commerciali partito dagli
Stati Uniti alimenta poi i dubbi sulla sostenibilità nel medio
periodo della crescita globale.
In questo contesto i rischi di volatilità restano elevati,
complici le complessità dagli interessi geo-politici internazionali
e le difficoltà in Europa della Ue nel fronteggiare le nuove spinte
politiche nazionaliste. Queste variabili generano incertezza anche
tra i risparmiatori italiani che, tuttavia, dimostrano una
crescente sensibilità alle tematiche di protezione del patrimonio e
una continua propensione ad affidarsi ad interlocutori qualificati
per una consulenza professionale. I flussi di raccolta di Banca
Generali nel semestre si confermano infatti forti ed in ulteriore
espansione rispetto alla media dell'ultimo triennio.
Lo sviluppo dell'advisory evoluta prosegue a ritmi superiori
rispetto alle previsioni di inizio anno e i nuovi strumenti per
diversificazione degli investimenti, come i private certificates e
le gestioni "alternatives", stanno incontrando crescente riscontro
tra la clientela. Per queste ragioni ci aspettiamo che il trend di
crescita commerciale prosegua nella seconda parte dell'anno grazie
anche all'arricchimento della gamma di soluzioni e servizi che
stiamo predisponendo per i prossimi mesi.
com/cce
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July 26, 2018 06:45 ET (10:45 GMT)
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