Continua a scambiare in territorio negativo il Ftse Mib che cede l'1,01% a quota 19163 punti. Il Dax segna un calo dello 0,41%, il Cac-40 dello 0,31%, l'Ibex-35 dello 0,88% e il Ftse 100 l'1,41%.

"Il Ftse Mib prosegue con un calo di circa l'1% e sembra ora essersi assestato dopo la forte volatilita' che ha caratterizzato la prima parte della mattinata. Dietro questo trend sembra nascondersi l'incertezza relativa ai cali delle valute dei paesi emergenti che hanno avuto ripercussioni su tutti i listini europei. Peggior indice europeo e' il Ftse 100", commenta un esperto contattato da MF-Dowjones. "La view continua a rimanere abbastanza fragile; aspettiamo l'apertura delle Borse americane che potrebbero fare da market mover per un possibile recupero del Ftse Mib. Nel caso in cui, invece, il principale indice milanese dovesse proseguire al ribasso, assisteremmo ad un incremento delle perdite fino a raggiungere quota 19100 punti", conclude l'operatore.

In rosso il comparto bancario che ha risentito della notizia di B.Popolare (-13,86% a 1,306 euro) che ha varato un aumento di capitale fino a 1,5 mln euro per raggiungere un Core Tier 1 ratio al 10%. La societa' ha reso noto che considerati gli impatti conseguenti ad alcune decisioni prese prima della chiusura del 2013, le piu' recenti previsioni elaborate evidenziano un risultato d'esercizio per lo scorso anno negativo per circa 600 mln euro. Sul titolo inoltre Kepler Cheuvreux ha tagliato il rating a reduce da hold con prezzo obiettivo che passa a 1,1 da 1,2 euro. Equita Sim resta prudente e riduce il giudizio sul comparto da overweight a neutral. B.P.E.Romagna cede l'8,03%, B.P.Milano il 5,55%, Ubi B. il 3,74%, B.Mps il 3,73%, Mediobanca l'1,5%, Unicredit l'1,61% e Intesa Sanpaolo lo 0,67%. Secondo gli analisti di Intermonte B.P.E.Romagna e Creval (-9,09% a 1,2 euro) "seguiranno quanto fatto dal Banco" e credono che "debbano lanciare un piano di rafforzamento di capitale".

Brembo perde il 3,09% a 18,8 euro. Secondo la stampa il 2013 si e' chiuso con ricavi superiori a 1,5 mld euro, un margine Ebitda nell'ordine del 13% e un debito netto di circa 320 mln euro.

Ancora in vetta Luxottica che guadagna il 2,15% a 38,88 euro grazie al giudizio positivo di BofA-ML (rating buy da neutral). A seguire Telecom I. segna un rialzo dello 0,57% a 0,799 euro. Resta alto l'interesse per Tim Brasil. In un'intervista rilasciata ad un quotidiano brasiliano, Folha de S.Paulo, Naguib Sawiris, il miliardario egiziano, avrebbe affermato che con un gruppo di investitori sarebbe pronto "a presentare una proposta" per Tim Brasil. Secondo il giornale il gruppo di imprenditori sarebbe disposto a pagare 20 mld euro.

Goldman Sachs ha tagliato il rating su Beni Stabili (-2,31% a 0,55 euro) a sell da neutral con target price che passa a 0,5 da 0,48 euro.

als

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