Si preannuncia una partenza in leggero calo in Europa.
"Le indicazioni sono per un avvio in timido ribasso. Questa
mattina, il Ftse Mib dovrebbe registrare un rosso dello 0,15%.
Prevale una certa cautela", commenta un esperto.
"Sul fronte governativo, continua la discesa dei titoli di
stato. Per quanto riguarda l'Italia, ieri abbiamo assistito ad un
progresso dello spread ma solo a causa della corsa del Bund",
prosegue l'operatore sottolineando che prevalgono i timori sia per
la Grecia e sia per un possibile rialzo in anticipo dei tassi di
interesse negli Usa.
Per quanto riguarda la Grecia, domani riprenderanno i negoziati
dopo il nulla di fatto di ieri all'Eurogruppo.
I listini azionari statunitensi hanno chiuso in progresso
ieri
dopo il selloff di venerdì innescato dagli ottimi dati sul
mercato
del lavoro americano che hanno rievocato proprio i timori di un
rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve giá a metá anno. Il
Dow Jones ha chiuso la sessione a +0,8%, l'S&P 500 a +0,4% e il
Nasdaq Composite a +0,3%. In Giappone, in rosso il Nikkei
(-0,7%).
A piazza Affari da seguire Gtech che ha chiuso il 2014 con un
utile netto in calo a 83,3 mln euro e Telecom I. su cui Credit
Suisse ha alzato il target price a 1,1 euro da 1,05 euro.
Focus anche sulle banche. I nostri istituti si trovano ad
affrontare un altro anno difficile. Ad affermarlo in un report sono
gli analisti di Standard & Poor's sottolineando come le
prospettive per il comparto bancario italiano nel corso del 2015
rimangano deboli a causa delle deboli condizioni dell'economia
nazionale.
Tra gli immobiliari attenzione a Prelios che riunisce oggi il
Cda. Secondo indiscrezioni il consiglio potrebbe anche dare il via
libera alla scissione tra investimenti e servizi.
Da monitorare, infine, B.Finnat - secondo quanto scrive MF, la
società avrebbe presentato un'offerta da 40 mln di euro per Cesare
Ponti, controllata di B.Carige - e Brembo su cui Banca Imi ha
alzato il target price da 34 euro a 45 euro (buy confermato).
fus
marco.fusi@mfdowjones.it