Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un -0,38% a 18.278 punti
(minimo intraday 18.061 punti), sottoperformando gli altri listini
europei: Ftse 100 +1,13%, Cac-40 +0,92%, Dax +0,74% e Ibex
+0,51%.
Il principale indice milanese e' stato appesantito dalla
performance dei bancari: B.Popolare -4,2%, B.P.Milano -3,31%,
Unicredit -2,2%, Intesa Sanpaolo -2,02%, Mediobanca -1,91%, Ubi B.
-1,9% e B.Mps -0,97%. In rialzo solo B.P.E.Romagna (+0,41%).
Un esperto milanese ha fatto notare come la pazienza del mercato
in attesa di novita' sulla fusione si stia assottigliando.
In generale, sul comparto si sono verificate delle prese di
profitto dopo che la Bce ha chiesto a B.Carige (-9,6%) un nuovo
piano di finanziamento e un nuovo piano industriale che tenga conto
del deterioramento dell'attuale scenario rispetto alle originarie
previsioni. L'istituto di credito ha deciso di procedere
all'integrale svalutazione dell'avviamento residuo iscritto nel
capitale della banca pari a 57,1 mln. Conseguentemente, l'esercizio
2015 ha registrato una perdita netta di 101,7 mln rispetto al
corrispondente ammontare di 44,6 mln che è stato
comunicato al mercato l'11 febbraio.
Sul fronte dei dati macroeconomici americani il dato sui nuovi
posti di lavoro nei settori non agricoli di febbraio e' aumentato
di 242.000 unita' rispetto alle 195.000 attese dal consenso. Il
tasso di disoccupazione di febbraio si e' attestato al 4,9%, la
retribuzione oraria media di febbraio a 25,35 usd, con i salari che
sono aumentati del 2,2%.
Come hanno spiegato diversi esperti, i non farm payroll sono
stati molto forti mentre la crescita dei salari ha visto un
rallentamento rispetto al dato precedente e ha deluso le attese del
consenso.
A piazza Affari in luce Moncler (+3,48% a 14,85 euro) che ha
festeggiato i risultati 2015 superiori alle attese. Goldman Sachs
ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo da 18,9 a 20,5 euro dopo i
conti, confermando la raccomandazione buy.
Molto bene Telecom I. (+2,26% a 1,02 euro). A detta di Banca Imi
(rating add, prezzo obiettivo a 0,97 euro) le indicazioni che
Vivendi avrebbe dato al management in un incontro a Parigi mostrano
l'impegno di lungo periodo dei francesi nella societá di tlc
italiana.
In positivo Prysmian (+0,42% a 19,1 euro) su cui Goldman Sachs
ha
abbassato il target price da 21 a 19 euro, livello che resta
comunque
superiore agli attuali prezzi di Borsa. Il rating viene
confermato a
neutral.
Denaro su Azimut H. (+1,79% a 19,13 euro). La societá ha firmato
ieri
un accordo per acquistare l'intero capitale di Wealthwise
tramite la sua
controllata australiana AZ Next Generation Advisory Pty Ltd e a
detta di
Banca Akros si tratta di una notizia positiva.
Contrastato il comparto dell'Oil&Gas: Tenaris +4,02%, Saipem
+2,98% ed Eni -0,66% a 13,54 euro. Su quest'ultima Banca Imi ha
ridotto il prezzo
obiettivo da 15 a 13,9 euro, confermando la raccomandazione
hold.
Sul resto del listino si segnala B.Generali (+2,15% a 25,21
euro) dopo il dato sulla raccolta netta di febbraio che è quasi
raddoppiata rispetto
allo stesso mese dello scorso anno (584 mln, +95%).
In forte progresso anche Igd (+3,9% a 0,8 euro) su cui
Mediobanca
Securities ha confermato il rating outperform e il prezzo
obiettivo a 1,05 euro dopo i conti 2015 superiori alle attese.
In leggero rialzo Brembo (+0,51% a 43,32 euro) dopo l'11,4%
segnato ieri. Gli analisti hanno apprezzato molto i risultati 2015:
Equita Sim ha alzato il rating a buy da hold e il prezzo obiettivo
a 52 da 46 euro, Mediobanca Securities ha aumentato il Tp a 48 da
41 euro (neutral) e Banca Akros a 44 da 40 euro (neutral).
In rosso invece De' Longhi (-4,17% a 19,99 euro) su cui
Mediobanca Securities ha abbassato il prezzo obiettivo a 23,8 da 25
euro (neutral), Kepler Cheuvreux a 25 da 26 euro (buy) e Banca
Akros a 21,8 da 23,5 euro (neutral).
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it
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March 04, 2016 11:50 ET (16:50 GMT)
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