Giornata all'insegna della volatilità per il listino milanese
che, dopo un'apertura positiva ma gran parte della seduta in
negativo, è tornata a salire in scia alla performance di Wall
Street. Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 16872 punti. A
pesare sul mercato la raccomandazione della Bce alle banche del 27
marzo di non pagare dividendi e/o buyback almeno fino al mese di
ottobre.
La Borsa statunitense, nel frattempo, prosegue la seduta in
progresso con il Dow Jones che segna +2,18%, in rimbalzo dopo le
perdite di venerdì, in scia alla firma del presidente Donald Trump
per il pacchetto di stimoli da 2.000 miliardi di dollari a favore
delle famiglie e delle imprese americane colpite dall'emergenza
coronavirus.
Sul fronte dei dati macro, l'indice di fiducia economica nei
Paesi dell'Eurozona si è attestato a marzo a 94,5 punti rispetto ai
103,4 di febbraio. Il dato è al di sopra del consenso degli
economisti, fissato a quota 90,6 punti.
L'indice di fiducia delle imprese si è attestato a -10,8 punti
dai -6,2 del mese precedente e al sopra del consenso a -12,5 punti.
L'indicatore del settore servizi è invece sceso a -2,2 punti dai
+11,1 di febbraio. Infine, il dato definitivo dell'indice di
fiducia dei consumatori è risultato pari a -6,6 punti, come da
preliminare e consenso, e in calo dal -6,6 del mese precedente.
Per quanto riguarda la Germania, l'indice dei prezzi al consumo
tedesco, nella lettura preliminare di marzo, è aumentato dello 0,1%
a livello mensile e dell'1,4% a livello annuale. Il dato è in linea
al consenso degli economisti. L'indice dei prezzi al consumo
armonizzato è poi salito dello 0,1% m/m e dell'1,3% a/a (+1,4% a/a
il consenso). Il dato ha spinto il rialzo il Dax, che ha chiuso la
seduta con un +1,9%.
A piazza Affari, focus sulle banche dopo la decisione della Bce:
Unicredit -7,46%, Intesa Sanpaolo -6,12%, Mediobanca -3,62%, Banco
Bpm -3,58%, Ubi B. -2,93%, B.P.Sondrio -1,93%, B.Mps -0,27%, Bper
-0,04%.
Sotto la lente degli analisti il settore del lusso, su cui
Goldman Sachs e Jefferies hanno tagliano stime per tener conto
dell'impatto del coronavirus. Pesanti perdite per S.Ferragamo
(-2,71% a 12,55 euro), su cui Jefferies ha ridotto la
raccomandazione da hold a underperform, con prezzo obiettivo che
passa da 12,5 a 11 euro. Rating neutral, invece, per Goldman Sachs,
che ha ridotto il prezzo obiettivo da 16,8 a 13,5 euro. In discesa
B.Cucinelli (-2,77% a 26 euro), su cui Jefferies ha tagliato la
raccomandazione da buy a hold, con prezzo obiettivo che scende da
32 a 30 euro.
Contrastati gli industriali. In rosso Cnh I. (-2,8%), Fca
(-2,59%), Prysmian (-2,45%) e Lenardo Spa (-1,26%), mentre chiudono
in territorio positivo Pirelli (+0,48%), B.Unicem (+0,73%), Ferrari
(+1,13%) e Stm (+5,06%).
In luce Diasorin (+7,37%), dopo che Abbott ha ottenuto
l'autorizzazione all'uso per emergenza da parte dell'Fda per un
nuovo test molecolare Covid-19 'point-of-care' che secondo la
societá può fornire risultati positivi in appena 5 minuti e
risultati negativi in 13 minuti.
In evidenzia Juventus (+5,07%), dopo che la societá, in ragione
dell'emergenza sanitaria globale attualmente in corso che sta
impedendo lo svolgimento dell'attivitá sportiva, ha deciso di
ridurre i compensi dei calciatori e dell'allenatore per un importo
pari alle mensilitá di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Gli
effetti economici e finanziari derivanti dall'intesa raggiunta sono
positivi per circa 90 mln euro sull'esercizio 2019/2020.
In rialzo Italgas (+6,3%), A2A (+5,95%), Hera (+4,79%), Snam
(+5,3%), Enel (+3,75%) e Terna (+0,52%). Seguono Recordati
(+7,65%), Nexi (+5,45%) e Poste I. (+0,82% a 7,91 euro). Su
quest'ultima Equita Sim ha confermato il rating buy e prezzo
obiettivo a 10,7 euro, in quanto la societá, secondo gli analisti,
non dovrebbe essere impattata dalla raccomandazione della Bce sui
dividendi.
Tra le mid cap, denaro su Ima (+5,14%), Inwit (+5%), Iren
(+4,88%) ed Salini Impregilo (+4,87%), mentre hanno registrato
forti perdite Cerved (-11,87%), Brembo (-7,64%) e Igd (-5%).
Da segnalare Fiera Mi, invariata a 2,69 euro. Banca Imi ha posto
in revisione la raccomandazione e il prezzo obiettivo del titolo,
in seguito alla cancellazione del Salone del Mobile.
Sull'Aim, denaro su Assiteca (+4,09%), che ha chiuso la
semestrale al 31 dicembre 2019 con un risultato netto pari a 5,15
mln euro, in crescita dell'8% a/a (4,77 mln euro al primo semestre
2018/2019).
cm
chiara.migliaccio@mfdowjones.it
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March 30, 2020 11:54 ET (15:54 GMT)
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