Inizio di settimana positivo per l'azionario europeo, che ha
chiuso sopra la parità la prima seduta di negoziazione del nuovo
anno. Il Ftse Mib, dopo una giornata in forte rialzo, ha rallentato
in scia al calo di Wall Street, segnando +0,37% a 22.315 punti.
A sostenere il sentiment del mercato le speranze che con la
distribuzione dei vaccini l'economia possa gradualmente tornare
alla normalitá.
Nel frattempo, la Borsa statunitense, dopo un avvio positivo,
prosegue la seduta in flessione (Dow Jones -1,73%), con il mercato
che si concentra sul voto in Georgia di domani, che sará
fondamentale per decretare quale fazione controllerá il Senato
statunitense.
Sul fronte dei dati macro, il Pmi manifatturiero degli Stati
Uniti,
nella lettura finale di dicembre, si è attestato a 57,1 punti,
al di
sopra sia del preliminare a 56,5 e del precedente a quota
56,7.
Le spese per costruzioni negli Usa a novembre, in base ai dati
destagionalizzati, invece, sono salite dello 0,9% rispetto a
ottobre. Il dato ha deluso il consenso degli economisti che si
aspettavano un incremento dell'1,1% m/m.
Quanto all'Europa, l'indice Pmi manifatturiero dell'Eurozona
definitivo di dicembre, elaborato da Ihs Markit, si è attestato a
55,2 punti, in rialzo dai 53,8 punti di novembre. Il dato è
leggermente inferiore alla lettura preliminare a 55,5 punti.
Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi manifatturiero
definitivo della Francia si è attestato a 51,1 punti, in rialzo dai
49,6 di novembre e in linea con il preliminare. Quello della
Germania è risultato pari a 58,3 punti, in rialzo dai 57,8 del mese
precedente e leggermente al di sotto dei 58,6 punti del
preliminare.
Infine, l'indice Pmi manifatturiero dell'Italia si è attestato a
52,8 punti, in calo dai 53,1 di novembre ma al di sopra del
consenso raccolto dal Wsj a 51,5 punti.
In Gran Bretagna, invece, il Pmi manifatturiero, nella lettura
definitiva di dicembre, si è attestato a 57,5 punti, in rialzo dai
55,6 di novembre. La lettura ha battuto il preliminare a 57,3
punti.
A piazza Affari, in rialzo Stm (+3,83%), B.Unicem (+3,64%).
Occhi puntati su Fca (+1,50%), dopo che l'assemblea dei soci della
societá ha approvato a larghissima maggioranza (quasi un plebiscito
col 99,15% dei sì) la fusione con il costruttore francese Psa.
Focus sul comparto oil e oil service, con il mercato che resta
in attesa della riunione dell'Opec+ nella quale si dovrebbe
discutere del livello di produzione di febbraio dopo l'aumento
programmato per gennaio: Saipem +1,04%, Eni -1,17%, Tenaris
-1,33%.
In calo il settore bancario: Bper -1,55%, Mediobanca -1,75%,
Unicredit -0,85%, Banco Bpm -0,61%, Intesa Sanpaolo -0,39%.
In flessione anche Campari (-1,28%), su cui ha pesato l'annuncio
Usa circa un aumento del 25% delle tariffe all`import su alcuni
prodotti tedeschi e francesi.
Tra le mid cap, da notare Fincantieri (+1,09%), dopo che, in
attesa dell'esito dell'indagine antitrust dell'Ue, il governo
francese ha prorogato di un mese l'accordo con la societá per
l'acquisizione di Chantiers De l'Atlantique.
In luce infine Convergenze, che ha segnato +48,57% dopo il
debutto da +50% del 30 dicembre.
cm
(END) Dow Jones Newswires
January 04, 2021 11:47 ET (16:47 GMT)
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