Generali Ass: ecco perché Marsaglia (MF)
August 04 2022 - 3:00AM
MF Dow Jones (Italian)
Si aggiungono nuovi strascichi al braccio di ferro in atto da
mesi tra Francesco Gaetano Caltagirone e il board di Generali
Assicurazioni eletto dall'assemblea dello scorso aprile con
Philippe Donnet confermato group ceo.
Ieri sera, scrive MF-Milano Finanza, dopo le richieste avanzate
da Consob, la compagnia di Trieste ha alzato il velo e ha chiarito
pubblicamente tutti i dettagli dei passaggi che nei giorni scorsi
hanno portato alla decisione di cooptare in consiglio di
amministrazione Stefano Marsaglia per prendere il posto del
dimissionario Caltagirone, considerando invece non idoneo Luciano
Cirinà cui l'imprenditore capitolino avrebbe voluto cedere la
poltrona nel board. Cirinà, ex manager di Generali, hanno ribadito
da Trieste, non era idoneo visto il licenziamento di marzo scorso e
il successivo esposto che la compagnia ha deciso di presentare alla
stessa Commissione di vigilanza. «Il consiglio di amministrazione,
in occasione della seduta nella quale ha provveduto alla
cooptazione di Marsaglia, ha ritenuto l'ex manager Cirinà privo dei
requisiti di idoneità, come previsto dalla Fit&Proper Policy
applicabile in caso di gravi misure disciplinari o amministrative
inflitte a seguito di episodi di negligenza grave o comportamento
doloso, anche a seguito di infrazioni del codice di condotta del
gruppo e delle relative disposizioni attuative», hanno spiegato da
Trieste aggiungendo che «non sussistendo altresì i presupposti per
l'instaurarsi con la società del rapporto fiduciario che
costituisce essenza fondante del rapporto di amministrazione».
Norme di Fit&Proper Policy che il cda è obbligato a seguire
secondo il regolamento interno della compagnia, spiega ancora la
nota dove si aggiunge che i consiglieri Brogi e Cattaneo (nominati
nella lista di Caltagirone, ndr) non era invece d'accordo. A loro
giudizio, la deliberazione del consiglio di ritenere privo dei
requisiti Cirinà e la scelta di non cooptarlo in cda avrebbe
infatti violato lo statuto e la normativa applicabile. Mentre il
licenziamento e l'esposto a Consob «sarebbero iniziative
unilaterali ancora sub iudice adottate nei suoi confronti da
Generali in risposta alla sua candidatura nella lista poi risultata
di minoranza». Insomma posizioni distanti con la compagnia che,
sempre su richiesta Consob, ha chiarito anche il punto di vista del
collegio sindacale che ha valutato positivamente la cooptazione di
Marsaglia.
I sindaci hanno costantemente monitorato il processo per la
cooptazione di un nuovo amministratore hanno sollecitato
l'acquisizione di due specifici pareri legali pro veritate sulla
candidatura di Cirina e alla fine, spiegano ancora da Trieste, «il
processo a base della decisione assunta dal consiglio di
amministrazione del 15 luglio in materia di cooptazione di
Marsaglia è risultato, ad avviso del collegio sindacale,
adeguatamente strutturato e coerente con l'analisi giuridica svolta
e con le conclusioni raggiunte nei pareri pro veritate resi».
Chiarimenti di certo utili al mercato per conoscere i dettagli di
questa vicenda ma non per portare la pace a Trieste con Caltagirone
che, come noto, ha già presentato ricorso al tribunale di Trieste
contro la delibera dell'assemblea di aprile che ha eletto il nuovo
consiglio e pure al Tar sulla delibera Consob che ha impedito
l'accesso agli atti dell'autorità.
alu
fine
MF-DJ NEWS
0408:44 ago 2022
(END) Dow Jones Newswires
August 04, 2022 02:45 ET (06:45 GMT)
Copyright (c) 2022 MF-Dow Jones News Srl.
Caltagirone (BIT:CALT)
Historical Stock Chart
From Oct 2024 to Nov 2024
Caltagirone (BIT:CALT)
Historical Stock Chart
From Nov 2023 to Nov 2024