Dowjones
Chiusura debole, ma lontano dai minimi, per le borse europee
appesantite fin dalle prime battute dai cali dei bancari in scia ai
rinnovati timori sui debiti sovrani dei paesi periferici ed in
particolare del Portogallo. I listini del Vecchio Continente hanno
beneficiato nel pomeriggio del recupero di Wall Street che, dopo un
avvio in ribasso, ha recuperato terreno di riflesso alle notizie in
arrivo dall'Egitto sulle possibili dimissioni di Mubarak.
A detta di Dario Daolio di Morval Sim "si sono leggermente
allargati gli spread sui titoli periferici e questo si riflette
sulle banche. Credo, comunque, che stiamo assistendo anche a delle
prese di profitto. La Ue sta cercando di finalizzare il piano di
sostegno ai Paesi periferici. Ci sono delle frizioni tra le varie
nazioni e questo sta creando delle tensioni. Comunque -conclude
Daolio- e' una correzione fisiologica dopo il recente rally. Il
piano dovrebbe, in ogni caso, smorzare la speculazione e risolvere
in maniera abbastanza importante la situazione. Ci sono varie
opzioni sul tavolo come l'ampliamento della struttura del fondo o
rendere il fondo stesso una struttura indipendente. Comunque,
ritengo questa correzione temporanea".
Secondo un operatore che preferisce l'anonimato "il settore
bancario e' andato bene da inizio anno" ed e' quindi fisiologico un
rallentamento, che non riguarda "solo le banche italiane ma anche
le europee. La performance negativa e' inoltre dovuta
all'allargamento degli spread" sui titoli di stato.
Il Ftse Mib ha segnato un -0,38% a 22596 punti e il Ftse Italia
All Share un -0,41% a 23218 punti. A Londra il Ftse-100 ha
evidenziato un -0,53%, a Francoforte il Dax un +0,16% e a Parigi il
Cac-40 un +0,11%.
A piazza Affari giornata di ribassi per le banche. Male
soprattutto Intesa Sanpaolo (-1,42%), Unicredit (-0,75%), il
B.Popolare (-3,07%), B.Mps (-1,16%), B.P.Milano (-1,7%), Mediobanca
(-1,15%) e Ubi B. (0,73%).
Nel comparto Oil giu' Saipem (-3,35%) appesantita dal deludente
outlook sul 2011 mentre i conti dello scorso esercizio hanno
battuto le attese degli esperti. Acquisti su Eni (+0,83%).
Nel segmento delle utility bene Snam R.G. (+1,22%) grazie a
numeri 2010 piu' alti delle attese sia a livello di utile e sia di
ricavi. Bene anche Enel G.P. (+0,74%) mentre ha chiuso invariata la
controllante Enel.
Tra le altre blue chip in rosso Lottomatica (-1,38%) nonostante
l'upgrade di Citigroup e Fiat (-1,11%). Acquisti, invece, su
Parmalat (+0,56%) e Ansaldo Sts (+0,28%).
Nel resto del listino in discesa Cape Live (-2,89%) nel giorno
in cui l'assemblea degli azionisti ha scelto la lista guidata
Bargauan per il nuovo consiglio di amministrazione mentre hanno
registrato forti rialzi Chl (+3,28%). di riflesso ala notizia della
partnership strategica siglata tra la controllata Farmachl e il
gruppo Oti, Retelis (+12,52%) e Aeffe (+11,95%). fus
marco.fusi@mfdowjones.it