Open Fiber: pressing per accelerare sulla rete (CorSera)
November 27 2020 - 2:41AM
MF Dow Jones (Italian)
La marcia verso la rete unica fa un passo avanti sul fronte di
Tim. Ma rischia di farne uno indietro sul versante di Open
Fiber.
Lo scrive Il Corriere della Sera spiegando che ieri l'Antitrust
di Bruxelles ha comunicato al gruppo telefonico che il conferimento
in FiberCop della rete secondaria e del contestuale ingresso di Kkr
(37,5%) e Fastweb (4,5%), non si configura come concentrazione ai
sensi della normativa comunitaria. E' un passo avanti importante
per l'avvio dell'operatività della società di Tim che nel piano per
la rete unica è destinata a integrarsi con Open Fiber. La quale,
invece, è tornata di nuovo nel mirino di Infratel per i ritardi
nella realizzazione della rete.
In una lettera firmata dall'amministratore delegato, Marco
Bellezza, la società controllata da Invitalia ha manifestato
preoccupazione per il mancato rispetto dei tempi di consegna dei
lavori e ha chiesto alla ceo di Open Fiber, Elisabetta Ripa di
ricevere a breve un piano dettagliato per spiegare come garantirà
il rispetto della scadenza del 2023. Si tratta della data fissata
dal piano da 2,7 miliardi (di fondi pubblici) per la banda ultra
larga che punta a coprire 6.753 comuni entro il 2023.
Al momento Open Fiber ha completato i lavori in 1.034 comuni (da
contratto avrebbe dovuto consegnarne 3.000 lo scorso giugno) e
ottenuto il collaudo in 470. Le ragioni dei ritardi sono
molteplici, e non tutte imputabili alla società, come la burocrazia
o i concorrenti: Tim è stata condannata dall'Antitrust per aver
ostacolato Open Fiber.
Ripa ha avviato iniziative per accelerare. Tuttavia ci sarebbero
ancora criticità: la percentuale di rifiuto dei progetti esecutivi
sarebbe vicina al 50%, e ci sono problemi sui collaudi e anche per
far partire i lavori autorizzati. Le penali per i ritardi sarebbero
già nell'ordine di diversi milioni di euro e Bellezza scrive che
Infratel non concederà più anticipi rispetto all'effettivo stato di
avanzamento dei lavori, per non rischiare un danno erariale e
chiude riservandosi di intraprendere azioni a tutela dell'interesse
pubblico. In gioco ci sarebbe la revoca parziale delle
concessioni.
Open Fiber starebbe preparando la risposta per puntualizzare in
particolare sul rispetto degli obiettivi del piano Bul e sulla
velocità di avanzamento dei lavori. Già in passato Infratel aveva
sollecitato la società ad accelerare ma adesso che in gioco c'è la
rete unica il livello di attenzione è salito. Open Fiber è centrale
per il piano del governo, che si starebbe avvicinando alla svolta.
Enel potrebbe infatti decidere di uscire vendendo al fondo
Macquarie e alla Cassa depositi che farebbe così un passo avanti
salendo in maggioranza.
pev
(END) Dow Jones Newswires
November 27, 2020 02:26 ET (07:26 GMT)
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