Il Ftse Mib segna un -0,24% a 15607 punti.
"Su tutte le borse europee c'e' molta incertezza e la situazione
non e' fluida. L'indice italiano ha incrementato i cali dopo la
pubblicazione dei dati Usa inferiori alle attese", ha detto un
broker contattato da MF-Dowjones. La fiducia dei consumatori a
marzo si e' attestata a 59,7 da 68 febbraio contro un consenso a 68
punti.
"Ci sono molte variabili che influenzano il sentimenti degli
operatori in questi giorni e sul listino milanese pesano molto
anche le incertezze politiche", ha continuato l'esperto.
Le vendite delle unita' abitative a febbraio sono scese del 4,6%
a 411.000 contro un consenso a 420 mila.
Il titolo peggiore del paniere principale e' Telecom I. che
perde il 4,12% in scia alla decisione di Barclays di ridurre il
rating sul titolo da overweight a equalweight e il target price da
0,85 a 0,77 euro sulle azioni ordinarie e da 0,72 a 0,66 euro sulle
risparmio.
In ordine sparso le banche. Ubi B. cede l'1,78%, B.P.E.Romagna
l'1,3%, B.Popolare lo 0,99%, B.Mps lo 0,8% e Unicredit lo 0,24%. In
nero invece Intesa Sanpaolo (+0,09%) e B.P.Milano (+2,72%) che ha
anticipato l'assemblea sulla trasformazione in Spa e sull'aumento
di capitale da 500 mln euro.
In luce Mediolanum che guadagna il 2,03%, Stm l'1,79% e Parmalat
l'1,66%.
Sul resto del listino vendite su Sias (-4,76%), T.I.Media
(-3,89%) e B.Carige (-3,13%).
Bene invece Ei Towers con un +3,5%, Ascopiave con un +2,55% e
Danieli & C. con un +1,82%. fcm