«Abbiamo da poco vinto un gara per la costruzione di un ponte infrastrutturale». Così, scrive MF, Carlo Carganico ha festeggiato la nomina, il 2 agosto scorso, al vertice di Italferr, la società di engineering del gruppo FS, che sta pilotando l'espansione del business di gruppo nelle aree strategiche del mondo, Medio Oriente, Asia e Sudamerica.

«Nei prossimi 12-13 anni, ben 120 miliardi saranno spesi in India per progetti ferroviari e sono previste ben 27 nuove linee di metro che dovranno essere progettate, finanziate e costruite con tecnologie prevalentemente occidentali». Carganico, che è rimasto anche ceo di Italcertifer, l'ente di certificazione del gruppo diventato in pochi anni leader mondiale di settore sotto la sua guida, è convinto che FS avrà un importante futuro nel business del trasporto indiano e sta sviluppando i rapporti con Dfccil, l'hub merci indiano, e Rites, la società di ingegneria di Indian Railways. E all'orizzonte oltre ai progetti di trasporto urbano nei metrò si delinea anche il business delle grandi tratte dell'alta velocità, come la Calcutta-Varanasi o la Delhi-Varanasi. Secondo il piano dei trasporti 2030 del governo indiano, gli investimenti dedicati passeranno dagli attuali 90 miliardi di euro aoltre 500 miliardi, il cui fulcro è il ceo del fondo sovrano indiano NIIF (National Investment and Infrastucture Fund), Sujoy Bose.

In questo clima di rinnovata apertura agli affari tra i governi di India e Italia si inserisce l'arrivo a Roma, nella giornata di domani, della ministra degli Esteri indiana, Sushma Swaraj, e della carismatica presidente del Bengala Mamata Banerjee, che si incontreranno, dopo anni di trattative diplomatiche, con Paolo Gentiloni, il ministro degli Esteri italiano. L'occasione del viaggio è la la santificazione di Madre Teresa di Calcutta, grande ambasciatrice spirituale del crocevia indiano, che papa Francesco celebrerà in Vaticano il 4 settembre. In questa cornice arriveranno a Roma decine di diplomatici e imprenditori provenienti da Calcutta e da altre città dell'India interessati a sviluppare la cooperazione con l'Italia su molti fronti. Tra le aree di maggiore interesse tra i due Paesi, quella dei tessuti, dell'abbigliamento, della siderurgia e dell'alluminio, di cui un focus è nell'area del Bengala, dove da anni opera Danieli che a Chenmai ha uno stabilimento con 4 mila dipendenti.

red/mur

 

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September 02, 2016 02:14 ET (06:14 GMT)

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