Fs: spingono su metrò e alta velocità in India (MF)
September 02 2016 - 2:29AM
MF Dow Jones (Italian)
«Abbiamo da poco vinto un gara per la costruzione di un ponte
infrastrutturale». Così, scrive MF, Carlo Carganico ha festeggiato
la nomina, il 2 agosto scorso, al vertice di Italferr, la società
di engineering del gruppo FS, che sta pilotando l'espansione del
business di gruppo nelle aree strategiche del mondo, Medio Oriente,
Asia e Sudamerica.
«Nei prossimi 12-13 anni, ben 120 miliardi saranno spesi in
India per progetti ferroviari e sono previste ben 27 nuove linee di
metro che dovranno essere progettate, finanziate e costruite con
tecnologie prevalentemente occidentali». Carganico, che è rimasto
anche ceo di Italcertifer, l'ente di certificazione del gruppo
diventato in pochi anni leader mondiale di settore sotto la sua
guida, è convinto che FS avrà un importante futuro nel business del
trasporto indiano e sta sviluppando i rapporti con Dfccil, l'hub
merci indiano, e Rites, la società di ingegneria di Indian
Railways. E all'orizzonte oltre ai progetti di trasporto urbano nei
metrò si delinea anche il business delle grandi tratte dell'alta
velocità, come la Calcutta-Varanasi o la Delhi-Varanasi. Secondo il
piano dei trasporti 2030 del governo indiano, gli investimenti
dedicati passeranno dagli attuali 90 miliardi di euro aoltre 500
miliardi, il cui fulcro è il ceo del fondo sovrano indiano NIIF
(National Investment and Infrastucture Fund), Sujoy Bose.
In questo clima di rinnovata apertura agli affari tra i governi
di India e Italia si inserisce l'arrivo a Roma, nella giornata di
domani, della ministra degli Esteri indiana, Sushma Swaraj, e della
carismatica presidente del Bengala Mamata Banerjee, che si
incontreranno, dopo anni di trattative diplomatiche, con Paolo
Gentiloni, il ministro degli Esteri italiano. L'occasione del
viaggio è la la santificazione di Madre Teresa di Calcutta, grande
ambasciatrice spirituale del crocevia indiano, che papa Francesco
celebrerà in Vaticano il 4 settembre. In questa cornice arriveranno
a Roma decine di diplomatici e imprenditori provenienti da Calcutta
e da altre città dell'India interessati a sviluppare la
cooperazione con l'Italia su molti fronti. Tra le aree di maggiore
interesse tra i due Paesi, quella dei tessuti, dell'abbigliamento,
della siderurgia e dell'alluminio, di cui un focus è nell'area del
Bengala, dove da anni opera Danieli che a Chenmai ha uno
stabilimento con 4 mila dipendenti.
red/mur
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September 02, 2016 02:14 ET (06:14 GMT)
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