Eni: crea la newco per la mobilità (MF)
December 21 2022 - 2:41AM
MF Dow Jones (Italian)
Nuova mossa in casa Eni per riorganizzare le varie attività per
separare il business oil dal non oil e ordinare, così, gli asset
sostenibili del gruppo.
La scorsa settimana, secondo quanto appreso da MF-Milano
Finanza, è stato deciso che a partire dal 2023 sarà operativa Eni
Sustainable Mobility spa, nuova società nata dal conferimento, da
parte del Cane a sei zampe alla newco, del ramo d'azienda
Sustainable Mobility a cui fanno capo gli asset destinati alla
raffinazione bio, alla vendita e distribuzione di carburanti (anche
di natura biologica), bitumi, lubrificanti e combustibili in genere
oltre alle attività di trasporto come quelle di sharing (in pratica
il servizio Enjoy).
A questa possibile mossa si era accennato durante il piano
industriale a inizio anno, senza fornire alcun dettaglio. In
particolare, a tale società Eni conferirà le attività di
bioraffinazione, di commercializzazione e distribuzione di tutti i
vettori energetici per la mobilità tra cui i carburanti anche di
natura biologica come l'Hvo (Hydrogenated Vegetable Oil) e il
biometano, le ricariche elettriche nelle stazioni di servizio e
l'idrogeno, i bitumi, lubrificanti e combustibili in genere, e
appunto il servizio di car sharing Enjoy.
Secondo i documenti visionati da MF-Milano Finanza, l'operazione
è stata votata il 13 dicembre dall'assemblea straordinaria chiamata
a ratificare un percorso strutturato in tre aumenti di capitale. Il
primo è stato di 39,4 milioni di euro (dai 50mila euro iniziali)
con un sovrapprezzo complessivo di 157,6 milioni offerto a Eni
tramite l'emissione di 39,4 milioni di nuove azioni prive di valore
nominale, con sovrapprezzo di 4 euro. Il secondo aumento di
capitale è avvenuto tramite conferimento del ramo d'azienda
Sustainable Mobility il quale, in base alla relazione di stima, ha
un valore di 1,752 miliardi di euro.
Alla luce di ciò è stato quindi deciso di aumentare
ulteriormente il capitale da 39,45 milioni a quasi 241 milioni (per
la precisione 240.945.910) e così per 201.495.910 euro tramite
l'emissione dello stesso numero di azioni (ma prive di valore
nominale), appostando a riserva di sovrapprezzo l'importo di
805.983.640 euro (pari a 4 euro per ogni azioni da emettere) quale
differenza tra il valore contabile netto del ramo d'azienda di
1.007.479.550 euro e l'aumento di capitale per 240.945.910
euro.
Infine il terzo aumento di capitale. In questo caso, si legge
nelle carte, sarebbe da effettuarsi per l'acquisizione nel 2023 di
ulteriori partecipazioni estere, «anch' esse strategiche
all'esercizio del ramo d'azienda oggetto del conferimento» e per
cui quindi si «richiede al socio un ulteriore aumento del capitale
sociale in denaro con sovrapprezzo per coprire parte dei fabbisogni
finanziari di tale acquisizione». Così si è provveduto a un
ulteriore aumento di capitale, scindibile per massimi 83,8 milioni
con un sovrapprezzo complessivo massimo di 335,2 milioni, tramite
l'emissione di nuove azioni ordinarie prive di valore nominale, a
partire dal 2 gennaio 2023 ed entro l'1 gennaio 2025 in una o più
tranche. Tutta l'operazione di conferimento, insomma, ha comportato
un aumento di capitale di 1,1 miliardi di euro sottoscritto da Eni
e da imputarsi per il 20% a capitale sociale e per il restante 80%
a riserva sovrapprezzo azioni.
zag
(END) Dow Jones Newswires
December 21, 2022 02:26 ET (07:26 GMT)
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