Energia: campioni sostenibili (Mi.Fi.)
April 24 2023 - 4:28AM
MF Dow Jones (Italian)
Ammonta a 236 miliardi di dollari il volume di Slb, i bond
sustainability-linked, in circolazione oggi nel mondo. E sul podio
dei Paesi emittenti c'è l'Italia con 45,8 miliardi di dollari,
quasi il 20% del totale. Segue, distanziata di parecchie lunghezze,
la Francia con 24,8 miliardi di dollari. Medaglia di bronzo per gli
Stati Uniti con 23,4 miliardi di dollari.
Al quarto e quinto posto rispettivamente si collocano Germania
(18,5 miliardi di dollari) e Cina (17,3 miliardi di dollari). Il
primato italiano, scrive Milano Finanza, è sostenuto da Enel, di
gran lunga il maggiore emittente al mondo della categoria Slb con
un volume di 31,2 miliardi di dollari, oltre il 13% del totale. Gli
altri emittenti inclusi sul podio mondiale sono la Repubblica
Popolare Cinese (9,3) e l'israeliana Teva Pharmaceuticals. Certo,
nel mare magnum da oltre 4 mila miliardi di dollari delle
obbligazioni col bollino verde (più di 6 mila miliardi se si
aggiungono le linee di credito) i 236 miliardi dei bond
sustainability-linked rappresentano una quota minoritaria. Ma
secondo analisti e gestori la categoria è destinata a una sempre
maggiore visibilità. Dopo il boom del 2021 e la frenata del 2022,
infatti, è attesa una nuova fase di crescita per questa particolare
classe di emissioni indicizzate al raggiungimento di specifici
obiettivi ambientali da parte dell'emittente. Addirittura,
l'emissione targata Eni di gennaio 2023 ha dimostrato che i bond
sustainability linked ormai sarebbero persino maturi per fare
breccia anche tra il retail, ovviamente se a proporli è un
emittente solido e ben noto al pubblico indistinto.
La strada più battuta resta quella degli investitori
istituzionali, che si stanno abituando anche a emissioni più
evolute, come l'ultima da 1,5 miliardi di euro proposta a metà
febbraio 2023 da Enel.
Quel bond, in particolare, è stato il primo prestito
obbligazionario al mondo strutturato per indicizzare i tassi al
raggiungimento di un indicatore di performance (Kpi) legato agli
standard della tassonomia europea, combinandoli con gli obiettivi
sostenibili fissati dalle Nazioni Unite.
«Enel ha sempre fatto da apripista sul mercato dei bond
sostenibili, in alcuni casi le sue sono state emissioni addirittura
pioneristiche», conferma Antonio Serpico, senior portfolio manager
di Neuberger Berman, a MF-Milano Finanza. «Oggi l'appetito degli
investitori è forte; lo vediamo dalle richieste dei nostri clienti
che sono sempre più indirizzate verso obbligazioni con una forte
connotazione Esg. Ormai l'interesse per questo tipo di emissioni è
tale che si guarda più al sottostante che alla sola performance del
bond. Per questo mi sento di affermare che i bond sustainability
linked cresceranno. Il 2023 è partito un po' col freno tirato: una
stima fatta oggi lo proietterebbe su volumi come quelli del 2022,
circa 60 miliardi di dollari. Ma dai prossimi anni il ritmo di
crescita potrebbe essere ben più sostenuto».
Dai 219 miliardi di dollari del 30 gennaio 2023 ai 236 di oggi
il volume dei bond sustainability linked è salito di circa 17
miliardi. Nello stesso arco di tempo quello dei green bond è
passato da 2.486 a 2.611 miliardi di dollari, mentre bond
sostenibili e social bond sono cresciuti rispettivamente da 633 a
670 miliardi e da 576 a 584 miliardi, sempre di dollari (sarebbe
meglio dire dollari equivalenti, perché per consentire raffronti
omogenei le diverse valute di emissione vengono tutte convertite in
quella statunitense). Secondo Serpico, il mercato sta apprezzando
un aspetto su tutti riguardo i bond sostenibili indicizzati. «È la
misurabilità a fare la differenza», precisa. «Per come sono
strutturati rendono subito evidenti i progressi green
dell'emittente, visto che il rendimento riconosciuto ai
sottoscrittori dipende proprio dall'aver o meno raggiunto gli
obiettivi di sostenibilità dichiarati».
La finanza verde in generale è destinata ad avere un peso
crescente nei bilanci delle società e nelle scelte degli
investitori.
Considerando le transazioni eseguite dalle imprese fino a questi
giorni del 2023, la finanza sustainability-linked rappresenta il
50% dell'importo totale del debito sostenibile emesso (nel caso di
Enel, l'ad uscente Francesco Starace ha portato l'asticella oltre
il 60%). E, sempre partendo dall'inizio dell'anno, circa il 31%
delle obbligazioni emesse dalle aziende sono indicizzate a
obiettivi di sostenibilità. La percentuale sale al 38% se si
restringe il campo alle sole emissioni corporate dell'Eurozona.
L'altro dato che va sottolineato è che si allarga la platea degli
emittenti, spesso con vere e proprie sorprese.
Non sono solo le utility a fare ricorso ai bond indicizzati alla
sostenibilità e ad averli portati a un controvalore di 236 miliardi
di dollari. Detengono ancora la quota maggioritaria del mercato
Slb, con il 53,5 miliardi di dollari, ma nella loro scia si muovono
molti altri settori. Al secondo posto, per esempio, si trovano gli
industriali (32,7 miliardi), al terzo i materiali (31,2 miliardi).
Il quarto posto è riferito ai beni di prima necessità (27,5
miliardi), mentre il quinto è degli altri beni di consumo.
Sorprendentemente il settore energy è sesto (16,7 miliardi).
Chiudono la classifica la cura della salute (11,7 miliardi), le
comunicazioni (10,5 miliardi) e la tecnologia (9,3 miliardi).
alu
fine
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2410:11 apr 2023
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