Fase 2: Confesercenti; avvio lento negozi, meglio parrucchieri
May 18 2020 - 9:56AM
MF Dow Jones (Italian)
Riapertura senza rimbalzo. Piuttosto un avvio lento, con qualche
difficoltà in più soprattutto nelle località turistiche, dove la
mancanza di viaggiatori si fa sentire, con l'eccezione dei servizi
alla persona che mostrano segnali di recupero più decisi.
E' quanto si legge in una nota di Confesercenti, che spiega che
il "primo giorno" di negozi, bar e ristoranti non permette di
registrare risultati brillanti, con vendite che rimangono ben al di
sotto della normalità pre-lockdown. A pesare un movimento della
clientela ancora molto ristretto, su cui incide lo stop al turismo,
la chiusura delle scuole e la ripresa ancora modesta delle attività
negli uffici. Mancanze particolarmente evidenti nei centri storici
delle grandi città, nei quartieri direzionali e, ovviamente, nelle
località ad alto interesse turistico. Meglio vanno invece le
attività di vicinato nei quartieri, le cui vendite rimangono
fiacche ma che vedono un primo risveglio della domanda dei
residenti.
Tra le imprese si rileva determinazione e voglia di ripartire,
rispettando in pieno le regole per dare certezze ai clienti e
accoglierli nella massima sicurezza. Per dare una spinta alla
domanda, alcune imprese hanno introdotto anche promozioni in
occasione della riapertura. Complessivamente, però, le vendite sono
rimaste deboli nei negozi, con l'eccezione degli alimentari che
invece registrano risultati in linea con i giorni precedenti.
Meglio vanno i servizi alla persona, in particolare acconciatori e
parrucchieri, davanti ai quali si vede formarsi qualche fila.
Interesse ancora modesto per i bar, su cui incidono le nuove regole
di distanziamento ma anche la mancata ripresa del lavoro negli
uffici, mentre molti ristoranti - in particolare quelli
specializzati nel pranzo per i dipendenti - hanno scelto di
rimandare l'apertura.
"La Fase 2, come era prevedibile, sta partendo molto
gradualmente: circa 6 negozi e pubblici esercizi su 10 hanno già
riaperto, ma il movimento di clienti rimane ancora sotto la media
del periodo antecedente al lockdown", spiega la presidente di
Confesercenti Patrizia De Luise. "L'auspicio è che durante la
settimana la spesa delle famiglie segni un recupero: per le
imprese, riaprire significa aumentare immediatamente i costi, tra
sanificazione, adeguamento dei locali e riorganizzazione degli
orari di lavoro. Risorse che devono anticipare le attività, che si
trovano schiacciate tra l'incremento delle spese di gestione e il
prevedibile rallentamento dei consumi. Non è scontato che le
imprese che si troveranno a lavorare in perdita vogliano continuare
a rimanere aperte: per questo è necessario assicurare a chi riparte
che i sostegni proseguiranno anche per tutta la fase di
ripartenza".
liv
(END) Dow Jones Newswires
May 18, 2020 09:41 ET (13:41 GMT)
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