La vittoria di Joe Biden pare vicina. Wall Street, dopo il rally dei giorni precedenti, venerdì 6 ha però rallentato la corsa, pur chiudendo la settimana con un risultato molto positivo, che vede l'indice S&P500 in rialzo del 7%, così come il Dow Jones, e il Nasdaq del 9%.

L'eventualità, in base agli ultimi dati sulle elezioni, di registrare in Senato un pareggio 50-50 fra Democratici e Repubblicani ha raffreddato gli entusiasmi, perché apre alla possibilità di maggiori tasse sulle aziende, mentre lo staff di Trump avverte che non è finita, evocando i brogli, finora non comprovati, e si temono altre proteste violente, che aprirebbero la strada a una fase di instabilità. Lo stop al trend rialzista va però interpretato, secondo molti money manager, come temporaneo, non incisivo sulle prospettive di medio termine, mentre arrivano dall'economia Usa segnali positivi. Il tasso di disoccupazione è calato infatti al 6,9%, meglio di quanto previsto dal consenso degli economisti (7,7%).

«Penso che» quella odierna «sia solo una pausa per riprendere fiato», afferma Altaf Kassam, responsabile della strategia di investimento per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa di State Street Global Advisors.Al di là dell'impatto di breve periodo, quali prospettive si aprono però con Biden alla Casa Bianca? Il suo programma è incentrato sul rafforzamento del welfare, sull'incremento delle tasse per redditi e società, sul potenziamento dell'Obamacare e sugli investimenti nell'economia verde, ma la capacità di realizzare questi obiettivi dipende dagli equilibri che si creeranno fra i due partiti in Senato e al Congresso. Secondo Mark Haefele, chief investment officer di Ubs Wealth Management, la situazione attuale «crea un'opportunità per gli investitori di rivalutare e ribilanciare i loro portafogli in preparazione di un presidente Biden e del Congresso diviso. In particolare gli investitori dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di aumentare l'esposizione verso i settori e i temi che dovrebbero andare bene man mano che la ripresa progredisce», con in prima fila quindi i comparti ciclici, quelli legati all'economia green e i big tech, visto che si allontanano i rischi di un loro spezzatino.

Una posizione più accomodante sul fronte commerciale, unita alla politica di bassi tassi, porta invece in prospettiva a un calo del dollaro e migliora lo scenario dei mercati emergenti. «Un'eccessiva regolamentazione di energia, servizi finanziari e healthcare, oppure ancora una disgregazione forzata delle big tech, diventano molto meno probabili rispetto allo scenario "Blue Wave" che era stato prezzato nel periodo precedente al voto. Allo stesso tempo, una situazione di maggioranze diverse a Camera e Senato limiterà probabilmente la portata di qualunque futuro pacchetto di stimoli fiscali», spiega Mark Dowding, a capo della strategia di investimenti di BlueBay. L'esperto si aspetta comunque che si raggiunga un accordo su alcune misure fiscali limitate, in particolare rivolte ai comparti che sono più colpiti dalla seconda ondata di Covid-19 come le compagnie aeree e il settore del turismo «Tuttavia è probabile che questo pacchetto sarà molto più contenuto rispetto ai piani da diverse migliaia di miliardi di dollari che i Democratici avrebbero voluto implementare in caso di vittoria su tutti i fronti".

fch

 

(END) Dow Jones Newswires

November 09, 2020 03:07 ET (08:07 GMT)

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