Si e' tenuto oggi il primo Cda di Exor la societa' nata dalla
fusione Ifi-Ifil.
Il Consiglio, si legge in una nota, ha provveduto ad integrare
le cariche sociali e ad adottare la nuova governance. In
particolare Gianluigi Gabetti e' stato nominato presidente d'onore,
John Elkann presidente, Pio Teodorani Fabbri e Tiberio Brandolini
d'Adda vicepresidenti e Carlo Barel di Sant'Albano a.d..
Il 1ø marzo 2009 e' divenuta efficace la fusione per
incorporazione con il conseguente cambio di denominazione in Exor
Spa e l'entrata in carica dei 4 nuovi amministratori Carlo
Sant'Albano e gli indipendenti Antonio Maria Marocco, Giuseppe
Recchi e Claudio Saracco. Il Cda e' ora composto da 17 membri, di
cui 4 indipendenti. Nella riunione odierna inoltre e' stata
adottata la nuova governance. Quindi, dopo la verifica dei
requisiti di indipendenza, sono stati istituiti i Comitati previsti
dal Codice di Autodisciplina: il Comitato per il Controllo Interno
composto da tutti amministratori indipendenti (Antonio Maria
Marocco - Presidente, Giuseppe Recchi e Claudio Saracco) e il
Comitato Remunerazioni e Nomine composto da tutti amministratori
non esecutivi di cui due indipendenti (Virgilio Marrone -
Presidente, Antonio Maria Marocco - Amministratore indipendente e
Giuseppe Recchi - Amministratore indipendente)
Infine il Consiglio ha apportato al Piano di Stock Option le
rettifiche conseguenti alla fusione per incorporazione di Ifil, in
particolare la rettifica del rapporto fra il numero di opzioni ed
il numero delle azioni sottostanti per tenere conto del rapporto di
cambio della fusione. Il Piano di Stock Option EXOR 2008-2019 ha ad
oggetto massime 15 milioni di stock option corrispondenti a massime
3.975.000 azioni ordinarie Exor. Alla data odierna sono state
attribuite complessivamente 9.475.000 opzioni a 17 soggetti,
compreso l'a.d., corrispondenti in base al rapporto di cambio a
2.510.875 azioni ordinarie Exor. Il Piano e' attuato attraverso
l'attribuzione gratuita ai destinatari di opzioni su azioni proprie
acquistate dalla societa' o da societa' del "Sistema Holdings" ai
sensi della normativa vigente. Il Piano non prevede l'emissione di
nuove azioni e quindi non ha effetti diluitivi sul capitale. In
seguito alla fusione, il Piano prosegue in capo ad Exor e le azioni
proprie detenute da Ifil al servizio del Piano sono state annullate
in sede di fusione. com/mcn