di Andrea Montanari - Milanofinanza.it
Che il mercato editoriale sia in crisi e' cosa risaputa. E che
la pubblicita', soprattutto per quel che riguarda la carta stampata
(-6% a fine maggio, secondo le ultime rilevazioni Nielsen), sia
ancora in decrescita è una certezza. Ma in casa Rcs Mediagroup, in
attesa del cda del 16 luglio relativo alla vendita della Libri alla
Mondadori, la situazione non e' delle piu' rosee.
Lo dimostrano le parole, messe a verbale, dalla societa' guidata
dall'amministratore Pietro Scott Jovane nell'accordo trovato questa
mattina con i sindacati e le Rsu aziendali dell'area grafici e
poligrafici. "I ricavi, pubblicitari ed editoriali, evidenziano un
ulteriore decremento rispetto al corrispondente periodo del 2014",
si legge nel documento in possesso di milanofinanza.it. "Il gruppo
non produce ancora un risultato utile a garantire la necessaria
tranquillità di impresa". Un campanello d'allarme serio che pero'
va contestualizzato nell'ambito di un accordo sindacale nel quale
sono previsti risparmi (4 milioni di euro solo per quest'anno e
altrettanti almeno per il 2016) e interventi sul costo del
personale, passando dalla solidarieta' ed eventualmente la cassa
integrazione.
Ma c'è un altro passaggio significativo nel testo dell'intesa
siglata stamattina. "L'azienda ha rappresentato la criticita' e
l'urgenza della stabilizzazione del conto economico, in particolare
in relazione alla capacita' di realizzare un equilibrio di medio
periodo", si legge ancora nel documento consultato da
milanofinanza.it, "cosi' da recuperare in termini di costi le
contrazioni sofferte sul lato dei ricavi tradizionali e ottenere
quindi le condizioni di sostenibilita' dell'attivita' editoriale
anche in funzione degli investimenti di rilancio con cui l'editore
intende supportare lo sviluppo dei prodotti".
Ecco perche' diventa di vitale importanza per Rcs cedere alla
Mondadori la Libri a un prezzo almeno di 135 milioni (la
partecipazione, a fine 2014, era in carico a 180 milioni compresi
pero' i 30 milioni di cassa) e anche la partecipazione del 44,5%
nel gruppo radiofonico Finelco (Rmc, Radio105 e Virgin Radio). Ed
e' per questa ragione che ancora non e' stato completato e
presentato il nuovo business plan.
Per quel che riguarda l'accordo definito stamattina con i
sindacati di categoria, e relativo a grafici e poligrafici (in
totale 1.300-1.400 dipendenti), e' previsto che vengano smaltite le
ferie arretrate, venga azzerato il monte-ore di straordinario e
venga aperto un tavolo di confronto sul tema delle consulenze
esterne, delle collaborazioni, dei benefit aziendali e delle
inefficienze. "Le parti poi si impegnano a promuovere l'insourcing
a costi complessivi delle lavorazioni attualmente appaltate". Ma
non e' escluso che la Rcs, per adeguare le forze di reparto,
ricorra alla mobilità interna e a percorsi formativi e di
riqualificazione professionale.
Inoltre, "le parti hanno previsto di completare, a settembre, il
lavoro avviato coi tavoli tecnici e in relazione al costituendo
piano industriale, attivando un tavolo che dall'1 ottobre applichi
un ulteriore riduzione del costo del lavoro (complessivamente
quello per grafici e poligrafici e' quantificabile in 100 milioni
di euro, ndr) anche attraverso il possibile utilizzo di
ammortizzatori sociali, quali prioritariamente la solidarieta',
senza escludere la cassa integrazione straordinaria", finalizzata
pero' a pensionamenti e prepensionamenti.
Sul tema della solidarieta' si lavorera' a un intervento sul
costo del personale che oscillera' il tra 16% e il 20% e comunque
"non potra' avere una ripercussione per una misura maggiore a
quella che sarebbe stata prodotta da una solidarieta' difensiva con
una percentuale di applicazione del 12%.
Infine, la societa' "si e' impegnata a non effettuare licenziare
collettivi o individuali, se non per giusta causa, per tutta la
durata del vigente accordo".
red