MILANO (MF-NW)--Tre gruppi energetico-petroliferi pubblici dominano la classifica dei fatturati 2022 delle società italiane dell'industria e dei servizi, redatta dall'Area Studi Mediobanca: Enel, con vendite pari a 135,7 miliardi, Eni (132,5 mld) e Gse (120,6 mld). Anche la quarta posizione è occupata da un operatore del comparto energetico, Edison (29,6 mld), che sale di cinque posti rispetto alla graduatoria del 2021.

SVETTANO GLI ENERGETICI

La prima azienda manifatturiera della classifica industria e servizi è l'ex-Fca Italy (ora Stellantis Europe), con fatturato pari a 24 miliardi di euro. Il comparto energetico si ripresenta anche al sesto e settimo posto occupati, rispettivamente, da A2A (22,9 mld) e Hera (20 mld), entrambe in progressione di quattro gradini. Prysmian (gomma e cavi) è ottava con vendite pari a 16,1 miliardi di euro, seguita dalla petrolifera Saras, nona (15,8mld, +5 posizioni) e da Telecom, decima (15,5 mld) e primo operatore del comparto dei servizi presente nella graduatoria. Nessuna azienda del panorama della distribuzione moderna italiana si colloca nella Top20 dell'industria e dei servizi. Per trovarne una bisogna scendere alla ventiduesima posizione dove si trova Superit (8,6 mld), holding che controlla Esselunga.

ENI PRIMA PER UTILI, TIM PER LE PERDITE

Eni è la regina degli utili dell'industria e dei servizi con 13,9 miliardi di euro nel 2022, oltre il doppio dei 5,8 mld messi a segno nel 2021. A seguire troviamo Enel con 1,7 miliardi (contro i 3,2 mld nel 2021) e Poste Italiane con 1,5 miliardi (1,6 mld nel 2021). Isab, in quarta posizione con 1,5 miliardi, recupera la perdita del 2021 pari a 86 milioni di euro. Guccio Gucci chiude a quota 1,4 miliardi di euro (+16%). Al primo posto delle perdite, invece, si trova Telecom con 2,9 miliardi (18,8% delle vendite), anche se in sensibile miglioramento rispetto al 2021 quando il risultato (-8,7 mld nel 2021) scontava gli effetti della svalutazione dell'avviamento domestico per 4,1 miliardi di euro e dello stralcio, pari a 3,8 miliardi, delle attivitá per imposte anticipate.

Seguono Costa Crociere che registra una perdita di 2,1 miliardi di euro (95,9% delle vendite) dovuta principalmente alla svalutazione delle navi della flotta per 1,2 miliardi di euro e Sky Italian Holdings con risultato negativo pari a 700 milioni (35,6% del fatturato).

ISP E UNICREDIT, INSIEME 95% DEL PIL ITALIANO

Passiamo alle banche. Nel 2022 la classifica dei primi 20 istituti per totale attivo tangibile non subisce notevoli variazioni. Il podio vede stabile al primo posto Intesa Sanpaolo il cui attivo tangibile è pari a 965,7 miliardi di euro (-8,9% rispetto al 2021) davanti a UniCredit (855,4 mld, -6,5%) e Cdp-Cassa Depositi e Prestiti (400,6 mld, -3%). New entry tra i primi venti istituti è Cassa di Risparmio di Bolzano a seguito del consolidamento della Banca di Cividale. Non è piú presente invece Carige incorporata in Bper Banca. Nel complesso, l'attivo tangibile del settore ammonta a 2.866 miliardi (dati non consolidati), ma bastano i numeri delle prime due per raggiungere il 95% del Pil italiano.

STELLANTIS PRIMA PER FATTURATO NEI TRASPORTI

Nel comparto dei mezzi di trasporto primeggia Stellantis Europe, con fatturato pari a 24 miliardi di euro. Leonardo è seconda con un giro d'affari che raggiunge i 14,7 miliardi, mentre Fincantieri ricopre la terza posizione (7,3 mld). Seguono Iveco (6,8 mld) e Volkswagen Group Italia (6,4 mld). Mediobanca guarda poi agli altri settori di spicco dell'economia italiana: Guccio Gucci (pelli e cuoio) è la capofila del Sistema Moda (5,8 mld) e precede Prada (pelli e cuoio, 4,2 mld), Luxottica Group (occhialeria, 4 mld), Calzedonia Holding (abbigliamento, 3 mld) e Moncler (abbigliamento, 2,6 mld). Nel variegato comparto alimentare, la regina è Parmalat (lattiero-caseario) con 10,1 miliardi di euro, seguita da Cremonini (carne e salumi, 5 mld), Barilla Holding (molini e pastifici, 4,7 mld), Veronesi Holding (carne e salumi, 3,7 mld) e Luigi Lavazza (caffè, 2,7 mld). Coca-Cola Hbc Italia (bibite analcoliche) è la prima del comparto delle bevande con un fatturato pari a 1,1 miliardi di euro davanti a Sanpellegrino (acque minerali, 1 mld), Heineken Italia (birra, 800 milioni), Cantine Riunite & Civ (vino, 700 milioni) e Martini & Rossi (bevande alcoliche, 600 milioni).

bem

emma.bonotti@mfnewswires.it

 

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October 31, 2023 10:02 ET (14:02 GMT)

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