In profondo rosso le principali Borse europee (Milano -3,38%, Parigi -3,9%, Francoforte -3,55%, Londra -3,27%) in attesa dell'apertura di Wall Street, prevista in forte calo dopo le pesanti perdite di ieri (-3,58%).

Sul fronte dei dati macro, l'economia degli Stati Uniti ha creato 273.000 posti di lavoro nei settori non agricoli a febbraio, un dato nettamente superiore al consenso degli economisti che si aspettavano un incremento di 178.000 unitá. I nuovi posti di lavoro creati dal settore privato sono invece risultati pari a 228.000 unitá.

Sempre a febbraio, il tasso di disoccupazione è sceso al 3,5%, meno di quanto atteso dal consenso degli economisti a 3,6%.

La bilancia commerciale degli Stati Uniti ha registrato a dicembre un deficit di 45,34 mld usd, in calo rispetto al dato del mese precedente a 48,61 mld usd, rivisto al ribasso da 48,88 mld usd. Il dato è inferiore

al disavanzo atteso dagli economisti, pari a 47,2 mld usd.

A piazza Affari, continua la discesa di Atlantia (-8,27%). Equita Sim evidenzia le ipotesi di stampa secondo cui il negoziato con F2i "per creare una holding in cui fare confluire Aspi sarebbe interrotto".

In rosso Prysmian (-10,03% a 17,86), dopo i conti 2019. Societe Generale ha ridotto il giudizio da buy a hold, con prezzo obiettivo che scende da 25 a 21 euro.

Male anche B.Unicem (-5,05%), Stm (-4,91%), Pirelli (-4,49%), Ferrari (-3,79%), Leonardo Spa (-3,31%), Fca (-3,04%) e Cnh I. (-2,73%).

Incrementa le perdite il settore bancario. In particolare, Ubi B. (-5,37%), dopo che il Sindacato azionisti della stessa ha affermato che "non ci sará un'accettazione incondizionata dell'offerta pubblica di scambio volontaria lanciata da Intesa Sanpaolo sulla totalitá delle azioni di Ubi Banca".

In forte flessione Azimut H. (-5,48% a 16,65 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha ridotto il prezzo obiettivo da 22 a 20 euro, confermando la raccomandazione hold. Gli analisti hanno abbassato le stime di Eps del 13,4% sul 2020 e del 3,3% sul 2021 per tener conto di minori attese sulle

commissioni di performance e dell'effetto mercati.

In territorio negativo anche B.Generali (-2,52%), che a febbraio ha registrato una raccolta netta totale a 539 mln euro. In rimbalzo, invece, Finecobank, che passa in positivo con un +1,44%.

In rialzo anche Poste I. (+1,46%), dopo i conti 2019, Amplifon (+0,85%) e Nexi (+0,34%).

Tra le mid cap, in discesa Astaldi (-9,01%), Fincantieri (-8,71%), Cementir (-7,62%) e Mondadori (-7,24%).

Da segnalare anche Marr (-1,49%). Gli esperti di Equita Sim valutano il possibile impatto del coronavirus, dato che il fatturato Marr è 100% Italia, in particolare circa 50% nel Nord Italia (dove si trovano le regioni piú colpite), e che il primo semestre vale circa il 46% del fatturato annuo.

Sull'Aim in luce Confinvest (+2,88%). Il titolo è sotto i riflettori in scia alla corsa dell'oro, in rally di riflesso l'ondata di avversione al rischio che sta spingendo molti degli asset considerati tradizionalmente sicuri.

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(END) Dow Jones Newswires

March 06, 2020 08:54 ET (13:54 GMT)

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