Il listino milanese ha chiuso in calo la prima seduta della
settimana con il Ftse Mib che ha segnato -1,09% a 15559 punti.
Piazza Affari, dopo un'apertura in rosso, ha ridotto i cali in scia
alla notizia di un'importante espansione del QE a sostegno dei
mercati finanziari, incluso l'impegno ad acquistare tutti i titoli
del Tesoro e Mbs necessari, da parte della Federal Reserve.
Il Federal Open Market Committee ha, infatti, dichiarato che gli
acquisti di titoli del Tesoro e di obbligazioni garantite dai
mutui,
annunciati una settimana fa, sono "sostanzialmente illimitati".
La banca
centrale ha dichiarato inoltre che avrebbe acquistato 375
miliardi usd in
titoli del Tesoro e 250 miliardi in titoli ipotecari questa
settimana.
Tale mossa tuttavia non è bastata ad invertire la rotta dei
mercati statunitensi: Wall Street, dopo un'apertura in calo, ha
accelerato al ribasso con il Dow Jones che ora segna -2,9%.
Sul fronte dei dati macro, l'indice di fiducia dei consumatori
dell'area euro, secondo la lettura preliminare, si è attestato a
-11,6 punti a marzo, in peggioramento rispetto ai -6,6 punti di
febbraio. Il dato è però migliore delle previsioni del consenso
degli economisti, a -14 punti.
A piazza Affari, in rosso il settore degli industriali. Sotto la
lente degli analisti Cnh I. (-14,95%) dopo l'uscita a sorpresa del
Ceo Muehlhaeuser, che mette dubbi al mercato sul piano del gruppo,
ora guidato temporaneamente dalla presidente Heywood - anche membro
del Cda di Exor - in attesa di nominare il nuovo Ceo.
Seguono B.Unicem (-6,54%), Ferrari (-4,43%), Fca (-4,25%) e
Leonardo Spa (-2,38%). Da segnalare Pirelli (-3,67%): a fronte
dell'emergenza Covid-19 e tenuto conto delle nuove indicazioni
governative, la produzione dei pneumatici negli impianti italiani
di Settimo Torinese e Bollate di Pirelli è sospesa. JPMorgan ha
ridotto il prezzo obiettivo da 5,5 a 3,5 euro del titolo,
confermando la raccomandazione neutral, dopo una revisione al
ribasso delle stime sul comparto della componentistica auto
europea.
In rosso Exor (-6,13%), Atlantia (-5,51%), Moncler (-2,29%) e
Campari (-0,79%). Male anche Hera (-5,49%), Terna (-3,87%), Italgas
(-2,54%), A2A (-1,67%) e Tenaris (-1,46%).
Contrastato il settore bancario. In flessione B.P.Sondrio
(-5,07%), Unicredit (-4,15%), Intesa Sanpaolo (-1,13%) e Banco Bpm
(-0,84%). In progresso Bper (+14,02%), B.Mps (+3,01%), Mediobanca
(+2,42%) e Ubi B. (+0,36%).
In luce Nexi (+11,48%), su cui Banca Akros ha alzato la
raccomandazione
da neutral a buy. Il prezzo obiettivo del titolo, invece, è
passato da 13,8 a 13 euro per tener conto di un abbassamento delle
stime, ma è rimasto ampiamente al di sopra delle attuali quotazioni
di Borsa (10,3 euro).
In rialzo Diasorin (+4,66%), Unipol (+3,78%), Poste I. (+3,46%)
e Tim (+2,67%). Bene anche Amplifon (+2,21%), nonostante la
proposta di non distribuire un dividendo sugli utili 2019,
modificando il piano originario di Dps di 16 centesimi alla luce
dello scenario generato dal Covid-19.
Tra le mid cap, in profondo rosso Brembo (-11,69%) in scia alla
decisione in via prudenziale di sospendere la distribuzione dei
dividendi sugli utili 2019 giá approvata il 9 marzo (circa 70 mln
che implicavano uno yield del 2,5%). Banca Imi ha confermato il
rating add sul titolo e Tp di 8,7 euro per azione, mentre
Mediobanca Securities ha ribadito la raccomandazione neutral e il
prezzo obiettivo di 9,6 euro.
In flessione Cattolica Ass. (-9,55%), Interpump (-9,26%), Ovs
(-9,17%) e Cementir (-8,42%). Da segnalare Astm (-2,57%), su cui
Equita Sim ha limato il target price del 7% a 32 euro per azione,
confermando a buy il rating, di riflesso ad una revisione delle
stime di Eps.
In lieve calo Datalogic (-1,12%), su cui Banca Akros ha ridotto
la raccomandazione da accumulate a neutral, con un prezzo obiettivo
che è
sceso da 19 a 10,5 euro, dopo i risultati 2019 sotto le
attese
degli analisti. In rialzo, invece, Sesa (+14,96%), Danieli
(+10,93%) e Anima H. (+7,42%).
Sull'Aim, in evidenza Blue Financial (+12%), in scia ai conti
dello scorso anno. La società ha chiuso il 2019 riportando un utile
netto consolidato in crescita a 0,187 milioni di euro, che si
confronta con una risultato positivo per 0,045 milioni conseguito
al termine dell'esercizio precedente.
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(END) Dow Jones Newswires
March 23, 2020 13:06 ET (17:06 GMT)
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