Finanza: stipendi meno super (Mi.Fi.)
April 19 2021 - 2:57AM
MF Dow Jones (Italian)
I top manager di Piazza Affari hanno pagato, come capitato per
gran parte delle aziende quotate, lo scotto della pandemia. Almeno
in termini di stipendi incassati per l'attività svolta nel
2020.
Il calo, anno su anno è stato nell'ordine del 20%. Questo è
emerso dall'indagine realizzata da MF-Milano Finanza sulle
remunerazione dei vertici delle società del listino principale:
delle 40 aziende del Ftse-Mib non è stato possibile valutare e
calcolare le retribuzioni di Enel, Pirelli e Poste Italiane che non
hanno ancora depositato la relazione di remunerazione in vista
dell'annuale assemblea degli azionisti.
L'ammontare complessivo dei compensi per i presidenti, gli
amministratori delegati, i direttori generali e gli altri dirigenti
con responsabilità strategiche è di 255,5 milioni. Tra l'altro va
evidenziato che in diversi casi i ceo delle società quotate hanno
volontariamente rinunciato a parte dei compensi devolvendo somme a
favore di progetti per la lotta al Covid-19. Un andamento, quello
registrato sulla borsa milanese, in controtendenza rispetto a
quanto avvenuto a Wall Street. Perché da una analisi del Wall
Street Journal la retribuzione media dei ceo di più di 300 delle
big company quotate ha raggiunto i 13,7 milioni di dollari annui
rispetto ai 12,8 milioni di dollari incassati nel 2019.
La classifica degli stipendi delle società del Ftse Mib è
guidata da Mike Manley, ceo di Fca fino alla fusione con Psa e alla
nascita della holding Stellantis. Il manager americano, che ora
gestisce le attività d'Oltreoceano della casa automobilistica
italo-francese, lo scorso anno ha incassato uno stipendio di oltre
11 milioni.
Una cifra elevata ma inferiore dell'11,68% rispetto a quella
ottenuta nel 2019. L'emolumento di Manley pesa per un terzo dei
compensi garantiti dalla galassia dei business della famiglia
Agnelli-Elkann ai vertici e ai dirigenti della prima linea delle
principali società quotate controllate: 33,7 milioni è la somma
calcolata dall'elaborazione di MF-Milano Finanza. Non per nulla il
presidente di Exor, di Stellantis e di Ferrari, John Elkann -
l'esponente di punta della famiglia piemontese, nonché primo socio
singolo della piramide azionaria di riferimento - ha ottenuto un
compenso complessivo di 8,5 milioni: la cifra comprende le
remunerazioni per tutte le cariche ricoperte, comprese quelle nei
cda delle controllate PartnerRe, Juventus e gruppo Gedi. Lo
stipendio dovuto a Elkann è comunque calato rispetto ai 10,5
milioni del 2019.
fch
(END) Dow Jones Newswires
April 19, 2021 02:42 ET (06:42 GMT)
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