Proseguono in nero i principali indici europei dopo l'apertura
al rialzo di Wall Street e il dato sulle vendite di unita'
abitative esistenti negli Usa a maggio che hanno registrato un
aumento del 2,4% attestandosi, su base annualizzata, a quota 4,77
mln (4,8 mln il consenso). A Piazza Affari il Ftse Mib oscilla
attorno alla parita' e ora sale dello 0,01% a 18542 punti in una
seduta ancora volatile.
Secondo Nicolo' Nunziata, Responsabile dell'Ufficio Studi della
societa' di consulenza indipendente JC & Associati, "una
componente importante e' legata al fatto che siamo a chiusura
trimestre e che molti investitori istituzionali hanno realizzato
una parte dei guadagni ottenuti rispetto all'anno scorso ed al 1*
trimestre. Siamo ancora in un contesto di fisiologiche prese di
profitto". Inoltre, aggiunge l'esperto, allo stato attuale vi sono
"due elementi che perturbano i mercati. Il primo riguarda la forte
debolezza del dollaro" che sottolinea come sia stata "invertita la
storica decorrelazione rispetto all'andamento degli indici. Il
secondo elemento riguarda consumi e ordini del settore
manifatturiero che mantengono una debolezza a livello globale e
cio' fa venire dubbi sulla consistenza della ripresa".
Sul paniere principale in ordine sparso le banche. In territorio
positivo Unicredit (+0,34%), B.Mps (+2,57%) e Ubi B. (+3,91%).
Inverte rotta Intesa Sanpaolo (+1%) nonostante il quadro ribassista
di breve periodo risulti confermato. In particolare, un trader di
una primaria Sim milanese ritiene che "la media mobile a 5 giorni
staziona sotto a quella a 20" e di conseguenza e' probabile che il
prezzo del titolo si avvicini al supporto "posto a quota 2,2275
euro". Solo la rottura di tale soglia aprirebbe "spazi di ribasso
con obiettivo della discesa posizionabile a 2,115 euro". Rischio
che oggi sembra comunque essere scongiurato.
Lima le perdite Stm (-2,55%) che gia' dall'avvio di seduta era
stata particolare oggetto di vendite, in scia alle indiscrezioni di
stampa su Areva. "Gli operatori sono stati turbati da questi rumors
e come molto spesso accade", quando si tratta di "private placement
o di vendite il problema e' sempre il prezzo che non sia troppo a
sconto rispetto alla quotazione di mercato".
Sul resto del listino da segnalare ancora sospesa Ratti (+50% il
rialzo teorico) dopo che che ieri la societa' ha confermato l'avvio
di un processo di analisi e approfondimento da parte del gruppo
Marzotto volto al rafforzamento patrimoniale. red Matteo D'Ettorre
matteo.dettorre@mfdowjones.it