Dowjones
Le Borse europee dovrebbero aprire in calo la seduta odierna,
con gli investitori che tornano a guardare con preoccupazione alla
situazione Giapponese.
"In assenza di dati macroeconomici, ieri gli operatori si sono
concentrati ancora sul Giappone", spiega un analista, che cita "i
timori per le nuove scosse che si registrano quotidianamente e le
previsioni del Fondo Monetario, che proprio ieri ha rivisto le
stime di crescita mondiale ed ha rifatto i conti sui costi del
disastro naturale, stimando per il Sol Levante un rallentamento del
Pil a +1,4% quest'anno, con un possibile rimbalzo a +2,1% nel 2012
anche grazie agli sforzi della ricostruzione, sempre che i problemi
alla centrale nucleare si risolvano in qualche mese".
Il Governo giapponese ha classificato a 7 il livello di crisi
nucleare di Fukushima, il medesimo di Chernobyl, anche se le fughe
radioattive sono state decisamente inferiori. Stamattina inoltre in
Giappone c'e' stata un'altra scossa di terremoto.
A Wall Street la seduta e' stata "mista, con vendite diffuse nel
settore energetico. Alcoa ha dato il via alla stagione delle
trimestrali riportando ricavi e utili in aumento, ma con un giro di
affari inferiore alle attese", nota l'esperto. Il Nikkei ha chiuso
in calo dell'1,7%.
"Partenza dunque vista al ribasso per le Piazze europee sulle
orme dell'azionario asiatico", conclude l'analista, secondo cui il
focus nella mattinata sara' sulla pubblicazione alle 11h00
dell'indice Zew tedesco, che "ad aprile dovrebbe scendere a 12
punti dai 14,1 di marzo".
A piazza Affari attenzione ai bancari, dopo che B.Mps ha varato
un aumento di capitale tra 2 e 2,471 mld. Sono poi stati resi noti
da pochi minuti i target del piano 2011-2015: i dividendi saranno
complessivamente superiori a 2 mld euro, l'utile netto 2015 e'
visto a oltre 1,7 mld euro e il Common Equity Ratio (pro forma
Basilea 3) passera' dall'8,1% del 2010 al 9,3% del 2015.
Nel comparto finanziario focus poi su Mediobanca, nel giorno in
cui si riunisce il Consiglio, mentre tra gli industriali il tema
piu' caldo e' sempre Parmalat. Ieri l'assemblea della Cdp ha
approvato la modifica dello statuto che spiana la strada al decreto
anti-scalate sulle imprese strategiche.
Per MF entro Pasqua la cordata italiana decidera' se scegliere
la trattativa con Lactalis per un accordo sul 29% dei francesi o
un'Opa sul gruppo di Collecchio. Secondo altre fonti di stampa la
cordata italiana potrebbe chiudersi entro la prossima settimana e
lo schema su cui si starebbe ragionando sarebbe quello di un'Opa
sul 60% di Parmalat.
Attenzione poi tra le blue chip a Telecom I., di cui oggi si
riunisce l'assemblea, e sempre a Fiat, che e' salita al 30% di
Chrysler dopo aver realizzato il secondo performance event.
Infine, tra i titoli minori da seguire ancora Gewiss, dopo
l'annuncio dell'Opa a 5,1 euro da parte di Unifind, e Kerself:
secondo MF si sarebbe dimesso il d.g. Maurizia Squinzi. pl
paola.longo@mfdowjones.it