Prima volta di un presidente del Consiglio in visita a Vinitaly,
con Matteo Renzi a Verona nella giornata conclusiva del Salone
internazionale del vino e dei distillati, svoltosi insieme a
Sol&Agrifood, Rassegna dell'agroalimentare di qualità ed
Enolitech, Salone delle tecnologie per la viticoltura, l'enologia e
l'olivicoltura.
La rassegna, si legge in una nota, conferma la sua leadership di
principale piazza di affari internazionale del vino, con un aumento
degli operatori del 6% per un totale di 155.000 presenze in 4
giorni di manifestazione. Importante la crescita in termini
numerici e qualitativi dei buyer esteri, saliti a 56.000 rispetto
ai circa 53.000 del 2013, raggiungendo un'incidenza del 36% sul
totale.
A Vinitaly il premier Renzi ha lanciato l'obiettivo del +50%
dell'export enologico al 2020 e ha annunciato il piano in 18 punti
per la semplificazione in agricoltura e per il sostegno delle
imprese agricole e dei giovani. "Abbiamo creato un hashtag
apposito, "#campolibero", che sarà messo online nel pomeriggio sul
sito del Ministero delle Politiche agricole. Resterà online fino al
30 aprile per osservazioni ed entro il 15 maggio ci sarà un
provvedimento di investimento forte sui due temi".
"Il Governo sta facendo molto per il vino - ha commentato Ettore
Riello, presidente di Veronafiere, durante l'incontro con Renzi - e
l'investitura che abbiamo ricevuto dal Ministro delle politiche
agricole Maurizio Martina nella giornata inaugurale di Vinitaly per
la realizzazione e la gestione del Padiglione del Vino ad Expo
Milano 2015 è importante, perché riconosce alla fiera e a Vinitaly
un ruolo centrale e di sistema per la promozione del vino italiano
nel mondo".
"L'affluenza di buyer dall'estero a Vinitaly in costante
crescita negli anni - ha detto Giovanni Mantovani, direttore
generale di Veronafiere - è una dimostrazione della centralità
della nostra manifestazione per gli operatori professionali di
tutto il mondo. Con 56.000 presenze estere quest'anno su un totale
di 155.000 saliamo al 36% di buyer internazionali. Nella top ten
quest'anno abbiamo al primo posto la Germania, con gli Usa quasi a
pari merito; seguono Gran Bretagna, Canada, Russia, Svizzera, Asia
con Singapore, Hong Kong e Cina, la Francia al settimo posto,
Austria, Giappone. All'undicesimo posto i Paesi Scandinavi con
Danimarca, Svezia e Norvegia".
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