La Banca centrale giapponese ha mantenuto invariata la sua politica monetaria. L'Istituto nipponico si aspetta poi che lo stimolo fiscale del Governo aiuti l'economia del Sol Levante a crescere a un ritmo leggermente più veloce di quanto precedentemente previsto.

Nello specifico la BoJ ha deciso di mantenere il suo tasso di deposito a breve termine al -0,1% e il suo target sui rendimenti dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni intorno allo zero.

Recentemente i rischi globali si sono attenuati, consentendo, almeno per ora, alla Banca centrale giapponese di assumere un atteggiamento attendista. Gli Stati Uniti e la Cina hanno infatti firmato l'accordo commerciale di Fase 1 e il Regno Unito sta compiendo progressi nel processo di uscita dall'Unione europea.

Per quanto riguarda poi le prospettive macroeconomiche, la BoJ si aspetta una crescita del Pil dello 0,8% nell'anno fiscale che si concluderà a marzo 2020, rispetto alla vecchia previsione pari al +0,6%. Il prodotto interno lordo dovrebbe poi espandersi dello 0,9% a marzo del 2021, al di sopra della precedente stima al +0,7%.

Il mese scorso il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, ha approvato un programma di stimoli da 120 miliardi di dollari, studiato per sostenere la ripresa del Paese dopo il tifone di ottobre e per contrastare i rischi al ribasso per l'economia.

Tornando alle stime macroeconomiche, la Banca centrale del Giappone ha però tagliato quelle sull'inflazione. La BoJ si aspetta un indice dei prezzi al consumo core all'1,4% a marzo 2022, rispetto alla vecchia previsione dell'1,5%.

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

 

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January 21, 2020 04:00 ET (09:00 GMT)

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