Energia: Tap, il raddoppio è più vicino (MF)
October 05 2022 - 2:31AM
MF Dow Jones (Italian)
Il disco verde del Consiglio europeo Economia e Finanza
all'inserimento del RepowerEu nei piani di ripresa e resilienza
nazionali è l'assist che ancora mancava per allargare la capacità
del gasdotto Tap (Trans adriatic pipeline). Tra gli obiettivi,
scrive MF-Milano Finanza, c'è il raddoppio del corridoio Sud per il
trasporto di gas alternativo alle rotte russe, e il Tap, che porta
fino in Italia il gas dai giacimenti di Shah Deniz nel Caspio
azero, ne è parte integrante. Nei piani degli azionisti, condivisi
dal RepowerEu, il gasdotto può salire a 20 miliardi di metri cubi
di capacità annua dagli attuali 10 miliardi. Per arrivarci ci
vorranno circa 5 anni di tempo e investimenti stimati in circa 1,3
miliardi di euro.
Questa cifra andrebbe divisa pro-quota tra i sei azionisti: Bp
(20%), Socar (20%), Snam (20%), Fluxys (19%), Enagás (16%) e Axpo
(5%). Per Snam come per Bp e Socar, si tratterebbe quindi di un
impegno contenuto in circa 260 milioni di euro ciascuno. Ma
soprattutto, col via libera dell'Ecofin, gli Stati membri potranno
finanziare le infrastrutture strategiche del gas con debito comune,
facendone richiesta entro la prossima estate. "Per mitigare
completamente i rischi per la sicurezza dell'approvvigionamento
derivanti da un'interruzione totale delle importazioni di gas
russe", RepowerEu ha individuato una ventina di progetti gas di
interesse comune e investimenti in infrastrutture stimati in 10
miliardi di euro entro il 2030 per importazioni di gnl e gasdotti
"L'ampliamento del Corridoio Sud del Gas a 20 miliardi di metri
cubi l'anno", si legge nella scheda riassuntiva, "svolgerà un ruolo
importante per garantire l'approvvigionamento di gas per l'Europa
sudorientale (Grecia e Italia) e Balcani occidentali".
Il test di mercato per verificare la disponibilità degli
operatori a prenotare l'extra capacità del Tap è in corso.
All'inizio del 2023 è prevista la raccolta delle offerte
vincolanti, e poi ci sarà tempo fino all'estate per definire le
eventuali richieste. Oggi il Tap, che si snoda per 878 chilometri
attraversando Grecia, Albania e Mare Adriatico, è tra i primi
fornitori dell'Italia, alle prese con la diversificazione delle
fonti energetiche per garantirsi l'indipendenza dal gas russo.
Qualche numero: da quando è entrato in attività, a dicembre 2020,
il Tap ha portato nel mercato italiano oltre 14 miliardi di metri
cubi di gas. Di questi, circa 7,3 miliardi di mc, sono affluiti al
punto di arrivo di Melendugno, in Puglia, da gennaio a oggi. Dato
ancora più importante, l'afflusso giornaliero sta toccando in in
media i 27 milioni di mc, ben più di quanto ne arrivi ormai dalla
Russia. Secondo il managing director Luca Schieppati, "con i volumi
che stiamo trasportando in Italia quest' anno porteremo oltre 9,5
miliardi di metri cubi, 2,5 in più rispetto all'anno scorso, e
l'anno prossimo saliremo a 12 miliardi di metri cubi".
Il progetto per raddoppiare la capacità Tap è modulabile e
prevede quattro fasi con tre passaggi intermedi e investimenti tra
130 milioni e 1,3 miliardi di euro. Si parte dall'ipotesi di
ampliamento minimo da 10 a 14,8 miliardi di mc all'anno, che
comporterebbe lavori per circa 3 anni, con l'installazione di due
stazioni di compressione. Il secondo passo è la cosiddetta
espansione limitata: 15,7 miliardi di mc all'anno e una durata
lavori di circa 4 anni. Il terzo, e penultimo, è l'espansione
parziale a 18,4 miliardi di mc l'anno, in 5 anni. La piena
espansione porterebbe la capacità annua a 20 miliardi di mc (ma è
circolata anche l'ipotesi di portarlo a 21,9), sempre in 5
anni.
red
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0508:14 ott 2022
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October 05, 2022 02:16 ET (06:16 GMT)
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