Oltre 7,8 miliardi di metri cubi di gas di spazio di stoccaggio da allocare in via prioritaria per rispondere alle esigenze dei clienti civili, con un particolare focus nei mesi tendenzialmente più freddi (gennaio e febbraio). Ai quali si aggiungono altri 5,4 miliardi di metri di cubi che gli operatori dovranno mettere a disposizione per garantire ulteriore flessibilità al sistema. E ancora, possibilità, come accaduto finora, di iniezioni di gas in controflusso (cioè durante la fase di erogazione) e di esercizio in sovrapressione per aumentare i volumi di gas da movimentare all'interno dei depositi.

Sono questi alcuni dei tasselli del decreto firmato dal ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, con cui il governo punta a blindare ulteriormente le forniture di gas in vista del prossimo inverno dopo i risultati garantiti da una serie di iniziative messe in campo negli ultimi mesi, si legge sul Sole 24 Ore. Iniziative che hanno visto la Snam in prima linea e che hanno consentito di arrivare ad aprile, in coincidenza con l'inizio dell'anno termico di stoccaggio, con un livello di riempimento di circa il 60%, pari a una giacenza nei depositi di circa 5,4 miliardi di metri cubi di gas, superiore di circa 10 volte rispetto a quella registrata nel 2022.

Insomma, il governo prova tracciare la rotta, mentre le aziende si attrezzano per rispondere alla "chiamata". Così, a valle della pubblicazione del decreto ministeriale, il gruppo guidato da Stefano Venier ha prontamente reso disponibili i livelli fissati dal Mase andando a conferire tutta la capacità di stoccaggio offerta per il nuovo anno termico. Con prezzi che, per via della giacenza elevata già presente negli stoccaggi a fine marzo e delle quotazioni del prezzo del gas, si sono attestati su un livello medio di aggiudicazione di 6 euro per megawattora (oltre il doppio della tariffa regolata). Si tratta di risultati che lasciano presagire aspettative di ulteriori riduzioni dei prezzi estivi rispetto a quelli invernali e che portano a escludere, almeno per il momento, la necessità di ulteriori azioni per raggiungere la piena ricostruzione degli stoccaggi.

Il percorso di massimizzazione nell'impiego dei 13 siti della penisola (9 di Stogit, 3 di Edison Stoccaggio e 1 di Ital Gas Storage) sembra quindi per il momento procedere senza intoppi. Tanto che lo stesso ministro dell'Ambiente, nel corso dell'informativa svolta nei giorni scorsi durante l'ultimo Consiglio dei ministri, ha espresso soddisfazione per le iniziative assunte. Una soddisfazione ribadita anche al Sole 24 Ore. "E' stata venduta - commenta Pichetto Fratin - tutta la capacità per riempire gli stoccaggi senza necessità di intervento dello Stato, si tratta di un ottimo segnale in vista del prossimo inverno".

Il riferimento del ministro è al meccanismo di ultima istanza, azionato da Snam e dal Gse su input del governo, che è servito in questi mesi ad acquistare ulteriori quantitativi di gas, a complemento di quelli iniettati dagli shipper (soprattutto nelle fasi in cui i prezzi particolarmente alti del gas hanno reso molto difficili tali acquisti), e che ha contribuito a preservare le prestazioni degli stoccaggi, nonché a raggiungere quell'asticella del 90% all'inizio dell'inverno, considerata un cuscinetto di sicurezza imprescindibile nel pieno della crisi scatenata dalla decisione della Russia di ridurre i volumi assicurati all'Europa.

Rispetto a quest'ultimo tassello, il decreto del Mase stabilisce che le giacenze di gas derivanti dal servizio di riempimento di ultima istanza rimangono assegnati a Snam e al Gse secondo condizioni economiche e modalità stabilite dall'Autorità (sono 2,2 miliardi di metri cubi di proprietà della prima e di 1,1 miliardi di metri cubi che fanno capo alla controllata del Mef). Al fine di prevenire eventuali emergenze, il provvedimento prevede inoltre che il Mase monitori l'andamento settimanale delle capacità di stoccaggio in modo far scattare eventuali contromisure per diversificare i servizi offerti dagli operatori. E, per ottimizzare anche i terminali di rigassificazione, Snam potrà continuare a predisporre il servizio di collegamento tramite navi spola tra l'impianto di Panigaglia e quelli ubicati nel Mar Mediterraneo (Spagna in primis). Quanto ai nuovi impianti in via di realizzazione, Snam ha avviato nei giorni scorsi la procedura per conferire la capacità di rigassificazione residua del rigassificatore galleggiante di Piombino dopo che, come si ricorderà, a marzo, è stata assegnata oltre l'86% della capacità nell'ambito della prima procedura di conferimento.

cos

 

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April 11, 2023 03:36 ET (07:36 GMT)

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