Borsa: Europa chiude in calo senza faro Wall Street, Milano (-0,39%) la migliore
June 19 2023 - 11:59AM
MF Dow Jones (Italian)
Nonostante stacco cedole Poste, Terna, Snam ed Hera
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 19 giu - Chiusura in
rosso, pur se sopra i minimi di giornata, per le Borse europee,
"orfane" di Wall Street (ferma per la festività del Juneteenth).
Dopo i massimi da un mese toccati la settimana scorsa, sugli indici
continentali le vendite sono scattate fin dalle prime ore,
innescate dal taglio di Goldman Sachs alle stime di crescita cinesi
per l'anno in corso (da +6% a +5,4%). Questo mentre gli investitori
continuano a guardare alle mosse delle banche centrali: dopo la
pausa presa dalla Federal Reserve nei rialzi dei tassi e una Bce
che, invece, tira dritto sulla via di una strategia aggressiva,
l'attenzione è già sulle notizie che arriveranno questa settimana
dalla Bank of England, dalla Banca centrale svizzera e,
soprattutto, dall'audizione del numero uno della Fed, Jerome
Powell, davanti alla commissione finanze della Camera americana.
Così alla chiusura Parigi ha ceduto l'1%, Francoforte lo 0,96%,
Londra lo 0,7% circa, Madrid lo 0,8% e Amsterdam lo 0,48. Milano
(-0,39%) è stata la migliore, solo marginalmente penalizzata dallo
stacco cedole di quattro big (Poste, Terna, Snam ed Hera), cosa che
ha pesato per un -0,23% sull'andamento del Ftse Mib. Sull'indice
principale bene le banche (Bper +3%, Unicredit +2,27% e Mps +1,53%)
e Telecom (+1,39%), con il cda impegnato da oggi a esaminare le
nuove offerte sulla rete infrastrutturale. Sotto i riflettori, ma
con ribassi moderati, Pirelli (-1,06%): il Governo italiano ha
esercitato i poteri di Golden Power sul patto parasociale tra i
cinesi di Sinochem e la holding Camfin imponendo paletti stringenti
sulla governance e su eventuali influenze di Pechino in materia di
tecnologie e sistemi informatici dell'azienda della Bicocca. Il
mercato si interroga ora sulle prossime decisioni del socio cinese.
Sul valutario, l'euro si conferma sopra la soglia degli 1,09 e
tratta a 1,0923 dollari (1,0927 in avvio, da 1,093 venerdì).
Euro/yen a 154,901 (154,91 in apertura, da 154,76). Dollaro/yen a
141,823 (141,76 in avvio, da 141,64). Il prezzo del greggio scende
sui timori di un rallentamento dalle domanda in Cina, ma riduce i
ribassi rispetto alle ore precedenti: il contratto del Wti consegna
agosto tratta a 71,32 dollari al barile (-0,85%) e la stessa
scadenza del Brent a 76,08 dollari (-0,67%). Il gas, dopo un avvio
in discesa dell'11%, azzera le perdite nel finale e cede lo 0,02% a
35 euro al megawattora. Infine, spread in rialzo a 160 punti,
contro i 157 della chiusura di venerdì, con il rendimento al 4,12%,
contro il 4,03% precedente.
Ars
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