Di Valentina Sorrenti
Prosegue il riassetto in casa Moratti. Gian Marco, Massimo,
Angelo, Gabriele, Angelomario e Giovanni Emanuele Moratti hanno
sottoscritto un patto parasociale di blocco relativo alla Gian
Marco Moratti Sapa e alla Massimo Moratti Sapa, societa' che
saranno costituite all'atto di scissione della Angelo Moratti Sapa,
l'accomandita che controlla Saras. Il patto era previsto
nell'ambito della scissione, che avra' efficacia dal prossimo 1
ottobre, al fine di garantire la continuita' del controllo.
Operazione in seguito alla quale, si legge su milanofinanza.it,
Gian Marco e Massimo saranno titolari soltanto dello 0,001% del
capitale delle rispettive Sapa, ma saranno usufruttuari di gran
parte delle azioni. Angelo e Gabriele, invece, avranno la nuda
proprieta', rispettivamente del 49,996% e del 49,995%, della Sapa
del padre Gian Marco. Angelomario e Giovanni Emanuele avranno la
nuda proprieta' del 49,995% ciascuno della Sapa del padre
Massimo.
Il patto ha per oggetto tutte le azioni delle due Sapa (con un
capitale di 50 milioni ciascuna derivante dalla divisione in parti
uguali di quello della Angelo Moratti Sapa), che saranno assegnate
ai membri della famiglia Moratti, e ha durata triennale. Verra'
tacitamente rinnovato se non disdettato sei mesi prima della
scadenza e, in caso di cessazione, anche l'accordo sulle Sapa
perdera' efficacia.
Riguarda il 50,02% del capitale (25,01% detenuto da ciascuna
Sapa) e prevede che le azioni e i diritti relativi non vengano
trasferiti, se non ai soci o ai discendenti in linea retta,
includendo anche una serie di impegni in materia di nomina delle
cariche sociali e di esercizio dei diritti di voto in assemblea.
Infine, le due Sapa si sono impegnate a non comprare azioni Saras,
salvo nei casi di aumenti di capitale. red/alb