STLA Stellantis NV

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 11 set - Stellantis viaggia a passo rapido sul Ftse Mib (+0,75%), con un rialzo oltre un punto. In aumento fin dalle prime battute, Stellantis sale dell'1,32% a 17,22 euro per azione. A sostenere il titolo è l'andamento positivo del comparto auto europeo (+0,6% l'Euro Stoxx 600), in scia anche alla notizia che Bmw (+1,5% a Francoforte) si prepara a investire diversi milioni di sterline per trasformare la sua fabbrica di Oxford, nel Regno Unito, in un centro di produzione di auto elettriche. Stellantis, dal canto suo, venerdì ha inaugurato il suo primo Battery Technology Center, nel complesso industriale di Mirafiori, Torino, il più grande in Italia e tra i più grandi in Europa. Con un investimento di 40 milioni di euro per il suo sviluppo, il centro di Torino accresce la capacità di Stellantis di progettare, sviluppare e testare i pacchi batteria, i moduli, le celle ad alta tensione e i software che andranno ad alimentare i futuri veicoli dei brand del gruppo. Sul titolo non incide particolarmente il lancio della terza tranche da 500 milioni di euro del bond da complessivi 1,5 miliardi comunicato a febbraio (la terza tranche ha inizio oggi e terminerà entro l'11 dicembre 2023). E non incide neppure il fatto che le trattative tra i colossi americani dell'auto (Stellantis, Ford e Gm) e il sindacato United Auto Workers per il rinnovo del contratto dei lavoratori non stanno portando a nulla: nel fine settimana il presidente di Uaw ha rigettato le proposte dei "Big 3", compresa quella di Stellantis. Quest'ultima prevedeva un incremento dei salari del 14,5% su un periodo di 4 anni e senza pagamenti una tantum. Le offerte di Gm e Ford prevedevano un incremento del 10% e 9% con pagamenti una tantum del 3% e 6%. La Uaw punta a un aumento salariale del 46%, un ritorno a pensioni tradizionali e una settimana lavorativa di 32 ore e ulteriori adeguamenti per il caro vita. Il sindacato si è detto pronto per un accordo, ma a condizioni più favorevoli per i membri confermando l'intenzione di scioperare se l'accordo non verrà trovato prima della scadenza dell'attuale contratto prevista il prossimo 14 settembre. "Le discussioni tra le case automobilistiche e il sindacato proseguono, anche se il rifiuto delle offerte presentate dai produttori di auto a pochi giorni dalla scadenza dell'attuale contratto e la distanza tra domanda-offerta incrementano in modo significativo la probabilità di uno sciopero", spiegano gli analisti di Intermonte. Secondo gli esperti di Equita, "se lo sciopero durasse più di due settimane potrebbe compromettere la performance del quarto trimestre; se di durata fosse inferiore alle due settimane potrebbe essere recuperato entro la fine dell'anno". Per i produttori di auto "sebbene gli effetti siano temporanei e possano favorire il mantenimento di prezzi alti, gli effetti sarebbero comunque negativi", spiegano.

Ars

(RADIOCOR) 11-09-23 12:08:00 (0294) 5 NNNN

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September 11, 2023 06:08 ET (10:08 GMT)

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