MILANO (MF-NW)--Secondo i dati comunicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel mese di ottobre 2023 sono state immatricolate 139.052 autovetture in Italia, con un aumento del 20,03% rispetto alle 115.852 iscrizioni registrate nello stesso periodo dell'anno precedente. Dall'inizio dell'anno il mercato evidenzia una crescita del 20,5%, per un totale di 1.315.964 unità immatricolate rispetto alle 1.091.937 dei primi dieci mesi del 2022, ma risulta ancora in calo del 19% rispetto ai dati del 2019.

QUOTA ELETTRICO SALE AL 4,1% A OTTOBRE MA RIMANE AL 3,9% NEL CUMULATO

Dal punto di vista delle alimentazioni, le ibride elettriche sono la prima scelta d'acquisto con una quota di mercato del 39% e anche nel periodo gennaio-ottobre restano in testa con una rappresentatività al 36%. La quota dell'elettrico si attesta al 4,1% nel mese ma nel cumulato da inizio anno è sempre ferma al 3,9%, con volumi medi mensili di circa 5.000 unità, mentre le plug-in hanno una quota del 4,2% e sono stabili al 4,5% sull'anno. Le alimentazioni a benzina e diesel costituiscono il 42,7% del mercato complessivo, nel primo caso con un aumento del 20,8% e nel secondo con un calo del 4,3%, mentre il 9,9% delle immatricolazioni di ottobre sono auto a Gpl.

CRESCITA DEL 15,7% A OTTOBRE PER STELLANTIS, MA QUOTA CALA

Per il gruppo Stellantis ottobre segna una crescita del 15,7% su base annua, con 44.158 auto immatricolate rispetto alle 38.154 dello stesso periodo del 2022 e una quota di mercato in Italia, in base ai dati elaborati dal gruppo su fonte Dataforce, che è scesa al 31,7% dal 32,9% di un anno prima. Nei 10 mesi, il gruppo ha immatricolato 431.844 auto

rispetto alle 392.304 unità registrate nello stesso periodo dell'anno

precedente (+10,1%), con una quota di mercato che su base annua è passata

al 32,8% dal 35,9%.

CSP, PARADIGMA DI CRESCITA NON SCONTATO

Nell'analizzare i dati, il Centro Studi Promotor osserva che il mercato italiano dell'auto ha iniziato un recupero abbastanza sostenuto

nell'agosto 2022 che ha interessato anche la prima parte del 2023 per

entrare poi in una situazione di stallo che verosimilmente ci dovrebbe

portare a chiudere quest'anno con poco meno di 1.600.000 immatricolazioni. Il presidente Gian Primo Quagliano osserva che "dalle situazioni di stallo si può uscire verso il basso o verso l'alto e questo, per l'attuale situazione dell'auto, significa che non è affatto scontato che i quindici mesi di crescita che ci lasciamo alle spalle saranno seguiti da un'altra serie di crescite che ci riporteranno ai volumi di vendite necessari per impedire ulteriori invecchiamenti del parco con il pericolo quindi di avere più inquinamento e meno sicurezza in una situazione in cui la transizione energetica acquisirà sempre più il carattere di un sogno irrealizzabile".

FEDERAUTO, AUTO-IMMATRICOLAZIONI FANNO DA CUSCINETTO

Federauto pone invece l'accento sulla quota di auto-immatricolazioni, descrivendole come un "cuscinetto" in un mercato in cui l'elettrico non decolla. Il presidente Adolfo De Stefani Cosentino osserva che "le auto elettriche, seppur in crescita percentuale, restano 'una goccia nell'acqua' e non riescono ad esprimere numeri adeguati a una vera e propria svolta ambientale: la domanda è fiacca (prezzi decisamente elevati), le auto-immatricolazioni fanno da cuscinetto mentre i fondi dell'Ecobonus restano ampiamente inutilizzati (sulla fascia 0-20 ci sono ancora oltre 118 milioni e 208 milioni per la fascia 21-60, oltre ai residui dello scorso anno): servono misure più incisive per rinnovare il parco circolante che, allo stato attuale, conta poco più di 200.000 auto elettriche mentre nel Ddl Bilancio 2024 non c'è alcuna disposizione di revisione in questa direzione".

ANFIA, OCCHI PUNTATI SU VOTO EURO 7

Rimane da vedere il voto a Bruxelles sulla proposta Euro 7, secondo Anfia. "La nostra attenzione è ora concentrata sul voto della

seduta plenaria del Parlamento europeo relativamente alla proposta di

standard Euro 7, in programma il prossimo 8 novembre a Bruxelles.

Auspichiamo che venga mantenuta l'ambizione di dare un ulteriore

contributo all'avanzamento tecnologico dei veicoli a combustione interna,

ma secondo lo spirito di razionalità regolatoria già emerso in occasione

del voto del Consiglio europeo competitività e di quello della

Commissione Ambiente (Envi) del Parlamento europeo su questo dossier", ha chiosato il presidente Roberto Vavassori.

vsi

valentina.simonella@mfnewswires.it

 

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November 02, 2023 14:02 ET (18:02 GMT)

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