(da Italia Oggi)

Abbiamo assistito in questa settimana alla più sterile polemica dell'anno sull'uso/abuso del diritto di sciopero e sull'uso/abuso del potere di precettazione, proprio mentre il mercato del lavoro inviava concreti e serissimi segnali, ignorati da Governo, opposizione, sindacati e dibattito sui media.Nei giorni scorsi Stellantis ( il gruppo nato dalla fusione tra Fiat e Peugeot) ha inviato una lettera a 15 mila dipendenti ( un terzo del totale) proponendo una uscita volontaria, con una serie di incentivi disegnati ad personam per ogni dipendente. Chiariamo subito che ritengo questa iniziativa legittima, coerente col contesto normativo e anche rispettosa delle relazioni industriali, visto che nessuno è obbligato ad accettare e può solo rappresentare un'opportunità offerta ai singoli per coniugare l'interesse personale con quello aziendale.Detto ciò, non si può certamente ignorare che questa lettera segue una analoga iniziativa intrapresa dal medesimo Gruppo appena qualche mese fa, mentre procede alla dismissione di alcuni stabilimenti industriali ed annuncia che non parteciperà al prossimo salone dell'Auto di Ginevra.Tutto ciò rappresenta un campanello di allarme sul futuro di un segmento importante della nostra industria: il prezzo inevitabile non solo della transizione verso motori elettrici, ma dei cambiamenti tecnologici in senso più ampio. E qui non sono possibili e non servono sussidi con denaro pubblico. Governo, opposizione, sindacati e media, ognuno nel rispettivo ruolo, invece di accapigliarsi in discussioni sterili, dovrebbero piuttosto interrogarsi su cosa serve all'Italia per non aumentare il gap di competitività (già ampio) con il resto dei paesi sviluppati.Precisamente: quali investimenti pubblici e privati in Ricerca e Sviluppo e quali professionalità serviranno per competere nei prossimi anni, e quindi attivarsi subito perché investimenti in R&S e creazioni di figure professionali richiedono tempi lunghi per portare risultati concreti. Continuando con il modello messo in campo (da tutti) con l'ultimo sciopero, il futuro sarà la desertificazione industriale ed un mismatch ancora maggiore tra le professionalità richieste dal mercato e quelle disponibili. (Italia Oggi)

 

(END) Dow Jones Newswires

November 18, 2023 01:27 ET (06:27 GMT)

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