le complessivo di 1.577 milioni di dollari (pari a circa 1,2 miliardi di euro). I titoli riacquistati sono rilevati a bilancio nel portafoglio dell'acquirente Telecom Italia S.p.A., mentre a livello di bilancio consolidato tali obbligazioni sono state eliminate dalle passività. Di seguito i dettagli delle emissioni obbligazionarie di Telecom Italia Capital S.A. riacquistate da Telecom Italia S.p.A.:
Denominazione del Titolo Ammontare nominale in circolazione prima dell'Offerta di acquisto Telecom Italia Capital S.A. 1.000 milioni di USD 6,175% Telecom Italia Capital S.A. 1.250 milioni di USD 4,950% Telecom Italia Capital S.A. 1.400 milioni di USD 5,250% USD 1.400.000.000 USD 634.797.000 108,523% USD 1.250.000.000 USD 721.695.000 105,462% USD 1.000.000.000 USD 220.528.000 105,382% Ammontare nominale riacquistato Prezzo di riacquisto

Con riferimento al Prestito obbligazionario 2002-2022 di Telecom Italia S.p.A., riservato in sottoscrizione al personale del Gruppo, si segnala che al 30 settembre 2013 è pari a 206 milioni di euro (valore nominale) ed è diminuito di 24 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2012 (230 milioni di euro). Il valore nominale di rimborso, al netto dei titoli propri riacquistati, dei prestiti obbligazionari in scadenza nei 18 mesi successivi al 30 settembre 2013 emessi da Telecom Italia S.p.A., Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A. (con garanzia piena ed incondizionata da parte di Telecom Italia S.p.A.) è pari a 3.290 milioni di euro. Il dettaglio dei rimborsi è il seguente: 1.481 milioni di euro, scadenza 15 novembre 2013; 284 milioni di euro, scadenza 22 gennaio 2014; 557 milioni di euro, scadenza 19 maggio 2014; 577 milioni di euro, scadenza 18 giugno 2014; 391 milioni di euro, scadenza 30 settembre 2014. I titoli obbligazionari emessi dal Gruppo Telecom Italia non contengono covenant finanziari di sorta (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi ecc.), né clausole che forzino il rimborso anticipato dei prestiti in funzione di eventi diversi dalla insolvenza del Gruppo Telecom Italia; inoltre il rimborso dei prestiti obbligazionari e il pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche, né sono previsti impegni a rilasciare future garanzie, ad eccezione delle garanzie piene ed incondizionate concesse da Telecom Italia S.p.A. per i prestiti obbligazionari emessi da Telecom Italia Finance S.A. e Telecom Italia Capital S.A.. Trattandosi principalmente di operazioni collocate presso investitori istituzionali sui principali mercati dei capitali mondiali (Euromercato e USA), i termini che regolano i prestiti sono in linea con la market practice per operazioni analoghe effettuate sui medesimi mercati; sono quindi presenti, ad esempio, impegni a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"). Con riferimento ai finanziamenti accesi da Telecom Italia S.p.A. con la Banca Europea degli Investimenti ("BEI"), si ricorda che a seguito del downgrade a Baa3 subito da Telecom Italia da parte di Moody's lo scorso 11 febbraio 2013, la BEI aveva sottoposto a revisione tutti i contratti in essere (il cui ammontare era all'epoca pari a un totale nominale di 3.350 milioni di euro). Le parti sono giunte ad un accordo in base al quale i contratti sono stati lievemente modificati nelle clausole relative alla cessione dei beni, ai negative pledge e ai casi di risoluzione. Sono stati altresì definiti dei costi aggiuntivi (in termini di maggior tasso pagato su ciascun finanziamento) a carico di Telecom Italia, che vanno da un minimo di 1 bp p.a. ad un massimo di 56 bps p.a., a seconda della scadenza del contratto di prestito. E' stata infine inserita una clausola in base alla quale qualora uno o più fra i credit rating del debito a medio e lungo termine non subordinato e non garantito di Telecom Italia risulti inferiore a BBB- per Standard & Poor's, Baa3 per Moody's e BBB- per Fitch Ratings, la società dovrà darne immediata comunicazione alla BEI, che avrà il diritto di richiedere la costituzione di garanzie aggiuntive di gradimento di BEI stessa, ovvero che Telecom Italia fornisca altro tipo di garanzia offrendo protezione in maniera, forma e contenuto accettabili per la Banca, indicando un termine per tale costituzione; in caso di inadempimento di Telecom Italia a quanto eventualmente richiesto dalla BEI, quest'ultima avrà facoltà di esigere il rimborso immediato

15


dell'ammontare erogato. Si rappresenta che, a valle del downgrade di Moody's dell'8 ottobre 2013, la Società ha provveduto alla comunicazione contrattualmente dovuta, avviando con la Banca le discussioni opportune. In merito ai finanziamenti BEI non assistiti da garanzia bancaria per 1.458 milioni di euro (su un totale complessivo al 30 settembre 2013 di 2.970 milioni di euro) sono previsti alcuni covenant: nel caso in cui la società sia oggetto di fusione, scissione o conferimento di ramo d'azienda al di fuori del Gruppo, ovvero alieni, dismetta o trasferisca beni o rami d'azienda (ad eccezione di alcuni atti di disposizione espressamente previsti), dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento, oppure, solo per alcuni contratti, il rimborso anticipato del prestito (qualora l'operazione di fusione e scissione al di fuori del Gruppo comprometta l'esecuzione o l'esercizio del Progetto oppure rechi pregiudizio alla BEI nella sua qualità di creditrice); "Clausola per inclusione" contemplata nel finanziamento di 100 milioni di euro del 5 agosto 2011 e nel finanziamento di 300 milioni di euro del 7 febbraio 2013: a fronte di clausole più stringenti (ad esempio, clausole di cross default, parametri finanziari, impegni di limitazione alla vendita di beni) concesse dalla società in nuovi contratti di finanziamento; la BEI avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento al fine di prevedere una disposizione equivalente a favore della BEI. La previsione in esame non si applica ai finanziamenti agevolati fino a quando l'ammontare complessivo del capitale finanziato residuo degli stessi non superi i 500 milioni di euro; "Evento Rete" contemplato nel finanziamento di 300 milioni di euro e nel finanziamento assistito da garanzia SACE di 100 milioni di euro del 7 febbraio 2013: a fronte di una cessione, totale o di una porzione sostanzialmente rilevante (in ogni caso superiore alla metà in termini quantitativi), della rete fissa in favore di soggetti terzi oppure nel caso di cessione della partecipazione di controllo nella società a cui la rete o una sua porzione sostanzialmente rilevante sia stata precedentemente ceduta, Telecom Italia dovrà darne immediata comunicazione alla BEI che avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento o una soluzione alternativa.

·

·

·

Le linee bancarie sindacate di Telecom Italia S.p.A. non contengono covenant finanziari (es. ratio Debt/Ebitda, Ebitda/Interessi, ecc.) il cui mancato rispetto comporti l'obbligo di rimborso del prestito in essere. Sono previsti meccanismi di adeguamento del costo della provvista in funzione del credit rating di Telecom Italia. Nelle linee sindacate sono previsti gli usuali covenant di altro genere, fra cui l'impegno a non vincolare asset aziendali a garanzia di finanziamenti ("negative pledge"), l'impegno a non modificare l'oggetto del business o cedere asset aziendali a meno che non sussistano specifiche condizioni (ad es. la cessione avvenga al fair market value). Covenant di contenuto sostanzialmente simile sono riscontrabili nei finanziamenti di export credit agreement. In una serie di accordi di cui Telecom Italia è parte, è previsto l'onere di comunicazione del cambiamento di controllo: Multi currency revolving credit facility (euro 8.000.000.000). L'accordo è stato stipulato da Telecom Italia con un sindacato di banche il 1° agosto 2005 e successivamente modificato. In caso di cambiamento di controllo, Telecom Italia deve darne comunicazione all'agente entro 5 giorni lavorativi e l'agente, per conto delle banche finanziatrici, negozierà in buona fede come continuare il rapporto. Nessuna delle parti sarà obbligata a proseguire detto negoziato oltre il termine di 30 giorni, alla scadenza del quale, in assenza d'intesa, la facility cesserà di essere efficace e Telecom Italia sarà tenuta a restituire le somme alla stessa eventualmente erogate (attualmente pari a euro 1.500.000.000). Non si configura convenzionalmente change of control nel caso in cui il controllo ai sensi dell'art. 2359 del codice civile sia acquisito (i) da soci che alla data di firma dell'accordo detenevano, direttamente o indirettamente, più del 13% dei diritti di voto in assemblea, ovvero (ii) dagli investitori (Telefónica S.A., Assicurazioni Generali S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediobanca S.p.A.) che hanno stipulato il 28 aprile 2007 un patto parasociale con oggetto le azioni di Telecom Italia, ovvero (iii) da una combinazione di soggetti appartenenti alle due categorie. Analoghe previsioni in caso di cambiamento di controllo sono presenti nelle Forward Start Facilities firmate il 24 maggio 2012 e il 25 marzo 2013 per totali euro 7.000.000.000 e che entreranno in vigore ad agosto 2014, scadenza della Multi currency revolving credit facility; Revolving credit facility (euro 200.000.000). L'accordo è stato stipulato da Telecom Italia con Unicredit S.p.A. il 20 dicembre 2010 e contempla una disciplina simile a quella contenuta nella facility del 1° agosto 2005,

·

·

16


·

·

·

seppure aggiornata per tenere conto della modifica al patto parasociale del 28 aprile 2007, avvenuta in data 28 ottobre 2009. Non si configura quindi change of control nel caso in cui il controllo, ai sensi dell'art. 2359 del codice civile, sia acquisito direttamente o indirettamente (attraverso società controllate) dagli investitori Telefónica S.A., Assicurazioni Generali S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediobanca S.p.A., restando per il resto immutate le previsioni sopra descritte. Attualmente la linea non è utilizzata; Prestiti Obbligazionari. I regolamenti dei prestiti emessi nell'ambito dell'EMTN Programme sia di Olivetti che di Telecom Italia e dei prestiti denominati in dollari USA tipicamente prevedono che, in caso di fusioni o trasferimento di all or substantially all of the assets della società emittente o del garante, la società incorporante o trasferitaria dovrà assumersi tutti gli obblighi dell'incorporata o trasferente. L'inadempimento dell'obbligo, cui non sia posto rimedio, configura un event of default; Contratti con la Banca Europea Investimenti (BEI) per un ammontare nominale complessivo di 2,95 miliardi di euro: ­ nei contratti stipulati da Telecom Italia con la BEI, per un ammontare di 2,25 miliardi di euro, è previsto l'obbligo di comunicare sollecitamente alla Banca le modifiche riguardanti lo Statuto o la ripartizione del capitale fra gli azionisti che possano portare ad un cambiamento del controllo. In caso di mancata comunicazione è prevista la risoluzione del contratto. Inoltre, quando un socio, che non detenesse alla data di firma del contratto almeno il 2% del capitale sociale, venga a detenere più del 50% dei diritti di voto nell'Assemblea ordinaria o comunque un numero di azioni tali da rappresentare più del 50% del capitale sociale e, secondo il giudizio ragionevole della Banca, ciò possa arrecarle un pregiudizio o compromettere l'esecuzione del progetto di finanziamento, è prevista la facoltà della Banca di chiedere a Telecom Italia la costituzione di garanzie ovvero modifiche al contratto ovvero una soluzione alternativa. Qualora Telecom Italia non ottemperi alle richieste della BEI, quest'ultima ha la facoltà di risolvere il contratto; ­ nei contratti stipulati da Telecom Italia con la BEI nel 2011 e nel 2013, per un importo complessivo di 600 milioni di euro, è previsto l'obbligo per Telecom Italia di comunicare immediatamente alla Banca ogni modifica sostanziale riguardante lo Statuto o il proprio azionariato. In caso di mancata comunicazione è prevista la risoluzione del contratto. Ai sensi dei contratti in esame il change of control si produce se un soggetto o un gruppo di soggetti agendo di concerto acquisiscono il controllo di Telecom Italia, o dell'entità che direttamente o indirettamente la controlla. Non si configura un cambiamento del controllo nel caso in cui il controllo sia acquisito direttamente o indirettamente da (i) qualsiasi azionista di Telecom Italia che alla data del contratto detenga direttamente o indirettamente almeno il 13% dei diritti di voto in assemblea ordinaria ovvero (ii) dagli investitori Telefonica S.A., Assicurazioni Generali S.p.A., Intesa San Paolo S.p.A. o Mediobanca S.p.A. o da loro controllate. Nell'ipotesi in cui si verifichi un cambio di controllo è prevista la facoltà per la Banca di richiedere il rimborso anticipato del prestito; ­ i tre contratti assistiti da garanzia e conclusi in data 26 settembre 2011 per un ammontare complessivo pari a 200 milioni di euro e il contratto assistito da garanzia SACE concluso in data 7 febbraio 2013 per un ammontare pari a 100 milioni di euro contemplano la "clausola per inclusione" ai sensi della quale nel caso in cui Telecom Italia si impegni a mantenere in altri contratti di finanziamento parametri finanziari che non siano presenti o siano più stringenti rispetto a quelli concessi alla BEI, quest'ultima avrà la facoltà di richiedere la costituzione di garanzie o la modifica del contratto di finanziamento al fine di prevedere una disposizione equivalente a favore della BEI. La previsione in esame non si applica ai finanziamenti agevolati fino a quando l'ammontare complessivo del capitale finanziato residuo degli stessi non superi i 500 milioni di euro. Senior Secured Syndicated Facility Il contratto è stato stipulato ad ottobre 2011 tra BBVA Banco Francés e Tierra Argentea S.A. (società controllata integralmente dal Gruppo Telecom Italia) per un importo pari a 312.464.000 pesos argentini e prevede il rimborso del finanziamento nel 2016. In seguito ad un Waiver & Prepayment Agreement del 6 marzo 2013, il valore residuo ammonta a 55.164.000 pesos argentini, pari a circa 7 milioni di euro. Il finanziamento è assistito da una garanzia bancaria a prima richiesta per un ammontare pari al valore residuo del prestito, mentre sono stati liberati i due pegni costituiti rispettivamente su (i) 15.533.834 azioni di Telecom Argentina e (ii) 2.351.752 American Depositary Shares (ADS) rappresentativi di 117.588 azioni preferite di classe B di Nortel Inversora S.A.. I covenant previsti contrattualmente, nella forma di negative covenant o financial covenant, sono coerenti con quelli delle linee sindacate e con la market practice locale; esiste inoltre una clausola di change of control che comporta il rimborso integrale anticipato del prestito qualora il Gruppo Telecom Italia scenda sotto il 100% di Tierra Argentea S.A. o perda il controllo delle altre subsidiaries argentine.

17


Inoltre, nella documentazione dei prestiti concessi ad alcune società del gruppo Tim Brasil, sono generalmente previsti obblighi di rispettare determinati indici finanziari (di capitalizzazione, di copertura del servizio del debito e di livello di indebitamento), nonché gli usuali covenant di altro genere, pena la richiesta di rimborso anticipato del prestito. Si segnala, infine, che al 30 settembre 2013, nessun covenant, negative pledgeo altra clausola, relativi alla posizione debitoria sopra descritta, risulta in alcun modo violato o non rispettato. .

18


GRUPPO TELECOM ITALIA ­ IMPATTO SULLE SINGOLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO SEPARATO CONSOLIDATO DEGLI EVENTI E OPERAZIONI DI NATURA NON RICORRENTE
Ai sensi della Comunicazione Consob n. DME/RM/9081707 del 16 settembre 2009, vengono di seguito esposte le informazioni circa l'impatto sulle singole voci di Conto Economico Separato Consolidato degli eventi e operazioni non ricorrenti:

(milioni di euro)

1.1 - 30.9 2013

1.1 - 30.9 2012

Acquisti di materie e servizi, Altri costi operativi, Variazioni delle rimanenze: Oneri di ristrutturazione Oneri diversi Costi del personale: Oneri di ristrutturazione Impatto su Risultato operativo ante Ammortamenti, Plusvalenze/(minusvalenze) e Ripristini di valore/(svalutazioni) di attività non correnti (EBITDA) Plusvalenze/(Minusvalenze) da realizzo di attività non correnti: Plusvalenze da realizzo di attività non correnti Minusvalenze da realizzo di attività non correnti Ripristini di valore e svalutazioni di attività non correnti: Svalutazione dell'Avviamento Core Domestic Svalutazione immobilizzazioni materiali per ristrutturazione Impatto su Risultato operativo (EBIT) Altri proventi/(oneri) da partecipazioni: Minusvalenze nette su cessione di Altre Partecipazioni Oneri finanziari: Altri oneri finanziari Impatto sull'Utile (perdita) prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento Imposte sul reddito relative a partite non ricorrenti Proventi/(Oneri) connessi ad attività cessate Impatto sull'Utile (perdita) del periodo - (2.389) 6 (6) (2.389) (4) (28) 1 - (27) - (2) (2.187) - (2.389) - (2) (22) 4 (100) 21 - (21) (106) (17) (41) - (85) (13) (11)

19


GRUPPO TELECOM ITALIA ­ EFFETTI SUI PRINCIPALI DATI ECONOMICO-FINANZIARI DERIVANTI DALL'APPLICAZIONE PROSPETTICA DELL' IFRS 13 (VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE)
In data 11 dicembre 2012 è stato emesso il Regolamento CE n. 1255-2012, che ha recepito a livello comunitario l'IFRS 13, il cui obiettivo è la coerentizzazione e la comparabilità nella misurazione del fair value attraverso la cd. "gerarchia" del fair value. Detto IFRS, che deve essere applicato prospetticamente, non amplia le casistiche di utilizzo del fair value, ma fornisce una guida su come deve essere applicato. In particolare, l'IFRS 13: · · · definisce il concetto di fair value; stabilisce un unico corpo di previsioni per tutte le misurazioni del fair value; introduce specifiche richieste sull'informativa da fornire in merito alla misurazione del fair value.

Nonostante molti dei concetti dell'IFRS 13 siano coerenti con la pratica attuale, alcuni aspetti del nuovo principio determinano impatti sul Gruppo Telecom Italia, il principale dei quali è dato dalle precisazioni introdotte con riferimento alla misurazione del rischio di inadempimento nella determinazione del fair value dei contratti derivati. Tale rischio include sia le variazioni del merito creditizio della controparte che quelle del Gruppo Telecom Italia. L'applicazione dell'IFRS 13 ha comportato nei primi nove mesi del 2013 un effetto positivo sul risultato netto e sul patrimonio netto attribuibili ai Soci della Controllante di 32 milioni di euro.

20

Telecom Italia (BIT:TITR)
Historical Stock Chart
From Jun 2024 to Jul 2024 Click Here for more Telecom Italia Charts.
Telecom Italia (BIT:TITR)
Historical Stock Chart
From Jul 2023 to Jul 2024 Click Here for more Telecom Italia Charts.