Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un calo dell'1,17% a 23.198
punti.
A Milano molte società hanno staccato il dividendo: Anima H.,
Ansaldo Sts, Atlantia, Azimut H., B.Generali, B.P.E.Romagna,
B.P.Milano, Brembo, B.Cucinelli, B.Unicem, Campari, Credem,
Diasorin, Ei Towers, Enel G.P., Eni, Erg, Generali Ass., Intesa
Sanpaolo, Luxottica, Mediaset, Moncler, Pirelli, Rai Way,
S.Ferragamo, Snam, Tenaris, Tod's, Ubi B., Unicredit. Gli stacchi
delle cedole hanno avuto un impatto negativo dell'1,6% sul
principale indice milanese.
Il Fondo monetario internazionale ha rivisto nuovamente al
rialzo le stime sulla crescita del Pil italiano. Per il 2015 il Fmi
prevede un +0,7% e per il 2016 un +1,2%, mentre le stime diffuse ad
aprile nel World Economic Outlook indicavano un +0,5% per il 2015 e
un +1,1% per il 2016.
Sul fronte dei dati macroeconomici, l'indice Nahb sull'andamento
del mercato immobiliare statunitense nel mese di maggio si è
attestato a 54 punti, in calo rispetto al dato di aprile confermato
a 56 punti. Il dato è stato inferiore alle attese e ha bloccato la
discesa del cambio euro/dollaro (1,1353), che si è un po'
allontanato dai minimi intraday (1,1337).
In generale, gli investitori si sono mantenuti cauti per via
della situazione della Grecia che ha messo pressione ai rendimenti
dei titoli di Stato dei Paesi periferici (quello sui Btp si trova
all'1,8%). Lo spread Btp/Bund ha visto un aumento e si è portato a
125 punti base.
A piazza Affari contrastato il comparto dei bancari: B.Mps
-3,85%, Intesa Sanpaolo -2,41%, B.P.Milano -1,69%, Ubi B. -1,41%,
Mediobanca -0,81%, Unicredit invariata a 6,325 euro, B.Popolare
+0,46% e B.P.E.Romagna +1,16%.
JPMorgan in una nota sull'equity strategy ha confermato la
propria visione overweight sul settore bancario. Anche Morgan
Stanley
resta positiva sul comparto, soprattuto per via delle
migliori
commissioni, dei forti guadagni dal trading e dei positivi
trend
dell'asset quality che gli istituti hanno mostrato in occasione
della
pubblicazione delle rispettive trimestrali.
In netta controtendenza Saipem (+1,13% a 12,5 euro). La joint
venture
tra la societá e Chiyoda e Cb&I è stata selezionata come
contrattista
per lo sviluppo iniziale del parco Gnl onshore in Mozambico
dalla societá
Anadarko Petroleum Corporation anche per conto dei relativi
partners
nell'Area 1 dell'Offshore del Mozambico.
Acquisti anche su A2A (+1,39% a 1,091 euro). Mediobanca
Securities ha
confermato sul titolo la raccomandazione outperform (Tp 1,17
euro)
spiegando che il calo del debito del gruppo nel primo trimestre
e la
volontá di ridurlo ulteriormente nel corso del 2015 è "degno
di
nota".
Denaro su Fca (+1,48% a 13,7 euro). ICBPI ha evidenziato che il
rimborso dei bond emessi da Chrysler (senior secured notes con
scadenza 2019 e con cedola 8%, per un valore di 2,875 mld usd)
permette a Fca di ridurre sensibilmente il costo del debito.
In rialzo Azimut H. (+0,66% a 28,88 euro). L'a.d. del gruppo,
Pietro Giuliani, ha dichiarato in un'intervista che Azimut è "un
operatore indipendente e internazionale con cui fare un accordo
serio: mi candido ad essere un partner industriale per l'asset
management".
Sul resto del listino si segnala Interpump (+0,81% a 15 euro).
Mediobanca Securities valuta positivamente l'acquisto del 100%
della Bertoli a 7,3 mln euro. Infatti, "il prezzo pagato è davvero
molto basso" e "implica un multiplo di 3 volte l'Ebitda, veramente
molto ridotto se si pensa alla redditivitá della societá" e alla
flessibilitá "nei principali settori di riferimento".
Denaro su Txt E-Solutions (+3,27% a 8,695 euro). Edison I.R.
alla luce della trimestrale afferma che "l'inizio anno della
societá è stato positivo". I ricavi sono stati superiori alle
attese degli esperti, che hanno quindi alzato le stime sul
fatturato per il 2015 e per il 2016.
Acquisti su C.Ruota (+3,88% a 0,8565 euro) che ha chiuso il 2014
con un utile della capogruppo a 0,843 mln euro in crescita del 203%
a/a dai 0,278 mln del 2014.
In forte rialzo Vianini L. (+17,33% a 6,77 euro). Le azioni sono
rimaste poco sotto il prezzo dell'Opa lanciata da FGC, controllata
indirettamente da Francesco Gaetano Caltagirone, a 6,8 euro per
azione. Il corrispettivo è da intendersi ex dividendo (10
centesimi).
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it