Dopo aver negato la rateizzazione degli arretrati fiscali, il governo concede alla Serie A la riforma della Legge Melandri. Un emendamento al decreto Aiuti Quater, riformulato dall'esecutivo, allunga infatti la durata massima dei contratti di licenza oltre i tre anni attualmente previsti, fissando un nuovo tetto di cinque anni.

La modifica andrà approvata dal Senato, ma con l'avallo del governo il via libera parlamentare è probabile.

L'articolo 10 della Legge Melandri prevede oggi che l'assegnazione dei diritti televisivi ai broadcaster non possa superare i tre anni. Così, per esempio, Dazn si è aggiudicata le immagini per il periodo compreso fra la stagione 2021/22 fino alla stagione 2023/2024. Il limite è volto a preservare la concorrenza fra gli operatori, evitando abusi di posizione dominante e a vantaggio dei prezzi finali degli abbonamenti per i clienti.

La Legge Melandri risale al 2008 e, secondo i detrattori, non è più in linea con l'attuale contesto competitivo. In particolare, la durata triennale non consentirebbe alle emittenti di programmare gli investimenti e, di conseguenza, li porterebbe a offrire somme più basse alla Serie A rispetto ad altri campionati. Del resto, per la vendita dei diritti tv sui mercati esteri il tetto è già stato alzato a cinque anni.

"Chi compra i diritti internazionali avrà modo di programmare sul lungo termine, delineando un piano in grado di generare margini", ha spiegato il presidente del Torino, Urbano Cairo, in una recente intervista a MF-Milano Finanza. "Oggi, invece, non si fa in tempo a cogliere il risultato degli investimenti che è già tempo di indire un altro bando. La modifica del limite triennale è perciò da considerare anche per il mercato domestico perché consentirebbe a broadcaster e Over-The-Top di presentare offerte più generose per il prodotto".

La riforma della Legge Melandri, è bene precisare, non prolungherebbe l'attuale contratto in essere con Dazn. Il nuovo limite si applicherebbe invece a partire dal prossimo bando che, dopo l'approvazione delle linee-guida da parte dell'Agcom, è atteso a breve. A quel punto i diritti tv potrebbero essere aggiudicati per cinque anni.

Nel frattempo, ieri l'avvocato generale Ue ha assestato un altro colpo alla Superlega. Il funzionario ha ritenuto che la Uefa non abbia abusato della sua posizione dominante minacciando l'esclusione dei club secessionisti Juventus, Real Madrid e Barcellona dalle competizioni europee. Il parere non è vincolante per la Corte di Giustizia Ue che si esprimerà entro marzo. Nell'80% dei casi, però, i giudici del Lussemburgo non si discostano dalle indicazioni del funzionario. Le speranze di un ribaltone sono quindi ridotte. Ciò nonostante, ieri la Juventus ha chiuso in rialzo del 7,2% in borsa sulle voci di una possibile opa da parte di Exor. Con tante questioni finanziarie e legali sul tavolo della società, tuttavia, il progetto -pur sensato- appare prematuro.

red

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MF-DJ NEWS

1609:47 dic 2022

 

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