Exor: Juventus in divisa legale (MF)
December 27 2022 - 2:57AM
MF Dow Jones (Italian)
Exor schiera la Juventus in divisa legale. La holding della
famiglia Agnelli-Elkann ha presentato la lista per il rinnovo del
consiglio di amministrazione del club in vista dell'assemblea del
18 gennaio 2023. Nell'elenco di cinque nomi figurano quattro
esperti di fisco, contabilità, governance societaria e, più in
generale, con competenze legali.
Una scelta, scrive MF, dettata da due ragioni. La prima è
certamente la volontà di fare pulizia nei bilanci della Juventus,
squassati dalle inchieste di Consob e procura di Torino all'origine
delle dimissioni del presidente Agnelli e di tutto il board. Oggi è
in calendario l'assemblea proprio per l'approvazione del
bilancio
La seconda motivazione, non meno importante, risiede nella
decisione di dare battaglia in tribunale per evitare al club
sanzioni civili, penali e sportive per il club. A guidare il fronte
legale sarà Gianluca Ferrero che assumerà la carica di presidente
al posto dell'uscente Andrea Agnelli. Commercialista, revisore e
consulente tecnico del giudice presso il tribunale di Torino,
Ferrero da sempre assiste diverse società e organizzazioni legate
alla famiglia Agnelli. Nella difesa della Juventus il manager potrà
contare sul supporto di altri tre consiglieri: Fioranna Negri,
Diego Pistone e Laura Cappiello, anch' essi esperti di bilanci,
revisioni e vigilanza contabile.
Vicino all'ad di Exor, John Elkann, è anche Maurizio Scanavino.
Il manager è oggi direttore generale della Juventus, ma è stato
indicato dalla holding come prossimo amministratore delegato del
club. Il manager ricopre anche la carica di numero uno di Gedi, la
media company di Exor, di cui sta guidando la trasformazione
digitale. Ingegnere delle telecomunicazioni, Scanavino ha in
passato partecipato al rilancio del gruppo Fiat guidato da Sergio
Marchionne.
Questa squadra avrà il compito di portare la Juventus fuori
dalle difficoltà legali e contabili. Sotto il primo punto di vista
il club e i suoi vertici uscenti devono affrontare l'inchiesta
della procura di Torino che ha chiesto il rinvio a giudizio di 12
persone per reati che vanno dal falso in bilancio all'aggiotaggio,
dall'ostacolo alla vigilanza Consob alle false fatturazioni. Nel
mirino dei magistrati sono finite da un lato plusvalenze per 156
milioni che si sospettano fittizie perché frutto di compravendite
incrociate a somma zero. Dall'altro la lente degli inquirenti si è
posata sulle due cosiddette manovre stipendi, tramite cui i
calciatori avrebbero sacrificato alcune mensilità per aiutare la
Juventus a superare il biennio pandemico. Sulla base di alcune
scritture private, però, la procura sostiene che non si trattasse
di rinunce bensì di dilazioni di pagamento che avrebbero richiesto
corrispondenti accantonamenti a bilancio.
Nel complesso, secondo le indagini, il club avrebbe tratto
indebiti benefici in termini di riduzione dei costi e delle
perdite, mantenendo più a lungo un patrimonio netto positivo e
rimandando di conseguenza il necessario aumento di capitale. Negli
ultimi cinque esercizi, infatti, la Juventus ha accumulato 617,7
milioni di perdite, dovute certo alla crisi da Covid-19 ma anche a
uno squilibrio strutturale fra ricavi e costi, sostenuti specie per
la rosa. L'ultimo bilancio al 30 giugno 2022 - che l'assemblea dei
soci sarà chiamata ad approvare oggi - si è chiuso con un rosso di
239,3 milioni e un patrimonio di netto di 164 milioni. Secondo
Equita non è escluso un nuovo aumento di capitale dopo quello da
400 milioni concluso, non senza fatica, un anno fa. La
partecipazione del 63,8% della Juventus vale il 2% del Nav di Exor,
ma le continue iniezioni di risorse non sono certo gradite agli
investitori del club né a quelli della holding.
Ciononostante, nell'ultimo mese il titolo Juventus ha guadagnato
il 15% a Piazza Affari. A spingere le azioni in borsa è lo scenario
su cui da tempo ragionano diversi addetti ai lavori e del quale
questo giornale aveva già dato conto a novembre. Per alcuni
esperti, infatti, la soluzione migliore della questione Juventus
per Exor sarebbe un'opa finalizzata al delisting del club, magari
con l'appoggio previo o successivo dei fondi che tanto interesse
stanno dimostrando per il calcio europeo. A quanto risulta,
tuttavia, al momento la holding non ha conferito alcun incarico in
tal senso a banche d'affari. Prima di qualsiasi decisione, del
resto, occorrerà diradare le nebbie legali e sportive: un compito
affidato da Exor al nuovo consiglio di amministrazione della
Juventus, pronto a scendere in campo in divisa legale.
alu
fine
MF-DJ NEWS
2708:41 dic 2022
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December 27, 2022 02:42 ET (07:42 GMT)
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