Il secondo azionista riduce la partecipazione nella Juventus. Lindsell Train si è presentato ieri in assemblea con il 9,65% del capitale, circa il 2,2% in meno rispetto all'11,9% registrato sul sito del club.

Il fondo inglese, scrive Milano Finanza, ha sottoscritto tutti gli aumenti di capitale sinora deliberati dalla società, ma in passato non ha mancato di segnalare il disappunto per l'iniziativa Superlega. Più di recente Lindsell ha dichiarato di seguire con attenzione le inchieste di Consob e Procura riguardo alle plusvalenze incrociate e alle manovre sugli stipendi. A questo proposito ieri il presidente uscente Andrea Agnelli ha rilasciato una breve dichiarazione prima dell'approvazione del bilancio 2021-22 (chiuso con 239 milioni di perdita) rimandando una disamina più approfondita all'ultima della sua presidenza, in programma il 18 gennaio. «Non è stata una decisione facile, mi sono sempre impegnato al massimo in questi anni, che sono stati straordinari», ha rimarcato Agnelli. «Tuttavia ho preso la decisione del tutto convinto e in piena serenità», ha aggiunto con riferimento alle dimissioni rassegnate assieme a tutto il cda della Juventus. «Personalmente credo che abbiamo agito bene e che i rilievi non siano giustificati, in ciò confortati anche dall'approfondita analisi fatta da esperti indipendenti», ha rimarcato.

«Ho ritenuto di fare un passo indietro», ha concluso, «affinché non si potesse pensare che le scelte potessero essere anche solo in parte condizionate dal mio personale coinvolgimento». Il compito di prendere le prossime decisioni spetterà al nuovo board indicato da Exor. La holding della famiglia Agnelli-Elkann ha presentato all'assemblea del 18 gennaio una lista ristretta di cinque nomi, composta da esperti di fisco, contabilità, governance societaria. La nuova Juventus sarà presieduta dal commercialista Gianluca Ferrero e dal manager Maurizio Scanavino, due uomini vicini al numero uno di Exor, John Elkann. A loro spetterà condurre la battaglia lungo più fronti giudiziari per evitare alla Juventus e possibilmente anche alla dirigenza uscente sanzioni penali, civili e sportive. In futuro, potrebbe esserci spazio nel cda anche per professionisti più versati in ambito sportivo, magari attinti nelle fila dei campioni del passato della Juventus.

Nell'ultimo mese il titolo Juventus ha guadagnato il 15% a Piazza Affari e ieri, al termine di una giornata in altalena, ha chiuso in rialzo del 2%. A spingere le azioni in borsa è lo scenario su cui da tempo ragionano diversi addetti ai lavori e del quale questo giornale aveva già dato conto a novembre. Per alcuni esperti, infatti, la soluzione migliore della questione Juventus per Exor sarebbe un'opa finalizzata al delisting del club, magari con l'appoggio previo o successivo dei fondi che tanto interesse stanno dimostrando per il calcio europeo. A quanto risulta, tuttavia, al momento la holding non ha conferito alcun incarico in tal senso a banche d'affari. Prima di qualsiasi decisione, del resto, occorrerà diradare le nebbie legali e sportive.

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