La grande causa civile a Torino sulla lite per l'eredità di Marella Caracciolo, la vedova di Gianni Agnelli, intentata da parte della figlia Margherita, è in attesa della decisione, preliminare ma potenzialmente decisiva, sul suo prosieguo a Torino, oppure su un suo rinvio in Svizzera, o in subordine su una sospensione in attesa che il processo in Svizzera - su temi analoghi - arrivi a conclusione. Dopo l'udienza del 6 aprile la corte della seconda sezione civile di Torino si prenderà il tempo necessario, alcuni mesi secondo le stime dei legali, per emettere il provvedimento. Nel frattempo filtrano dettagli sulla causa, rivelata nei suoi contenuti miliardari da MF-Milano Finanza del 5 novembre 2022.

A farlo è Report, la trasmissione di Raitre in onda lunedì 17 che ripercorrendo la causa civile e la questione relativa all'ultimo domicilio di Marella Caracciolo - in Italia, dove è morta, o in Svizzera, dove era residente ufficiale? - compresa la ricostruzione degli ultimi anni di vita della madre effettuate dalla figlia anche attraverso investigatori privati, pubblica fra le altre cose l'inventario completo dell'eredità di Marella redatto da Urs von Grünigen, notaio di Gstaad nel cantone di Berna. Von Grüningen è uomo di fiducia di Marella e dei suoi tre eredi -i fratelli John, Lapo e Ginevra- figli di Margherita e del primo marito Alain Elkann. Ma è anche il professionista che, in un'altra causa in Svizzera, Margherita ha chiesto al giudice di sostituire (e anche questo procedimento è tuttora in corso) per incaricarne uno a suo dire più indipendente.

MF-Milano Finanza aveva già rivelato l'esistenza di una perizia di parte, redatta da Fabrizio Radaelli, consulente di Margherita Agnelli de Pahlen (cognome del secondo marito, Serge), secondo la quale il valore delle quote riconducibili a Marella nella Dicembre, cioè nella società semplice alla base della galassia Agnelli-Elkann attraverso la Giovanni Agnelli Bv e poi Exor, ammontava 4,6 miliardi al momento della morte, avvenuta il 23 febbraio 2019 a Torino dopo una lunga malattia.

Nell'inventario che Report pubblica sono indicati i beni posseduti da Marella nell'ambito della successione a favore dei soli tre nipoti, dato che Margherita nel 2004 aveva rinunciato all'eredità di Gianni e alla futura eredità della madre con un contratto di diritto svizzero in base al quale aveva ottenuto 1,3 miliardi circa di euro: un accordo che adesso la figlia dell'Avvocato contesta come invalido (o invalidi, qualora dovessero essere considerati come atti distinti).

Dall'inventario emerge che Margherita chiede, fra l'altro la restituzione dei 7 milioni l'anno versati alla madre come mantenimento dal 2005 al 2019, pari a 98 milioni. Anche questi rientrano nell'inventario ma alla voce delle passività. Oltre a depositi per 6,6 milioni di franchi in conti in Svizzera e in Liechtenstein, nell'inventario dei beni di Marella Caracciolo si citano anche gli immobili in Svizzera lasciati ai tre nipoti: ville e terreni a Lauenen e St. Moritz che a valore ufficiale (fiscale) sono stimati 16,8 milioni di franchi svizzeri ma che a mercato sono stati periziati per 67,1 milioni di franchi. A fronte degli immobili ci sono comunque tre ipoteche presso Credit Suisse, pari a 22,5 milioni di franchi.

Poi ci sono le opere d'arte e i gioielli, anch'essi valutati dal notaio ai prezzi di mercato. Tra i quadri, i gioielli e le altre opere d'arte tra le ville di St. Moritz, Marrakesh (Marocco) e Villar Perosa a Torino il valore assicurato (in sterline) è complessivamente di 59,8 milioni di pound, pari a 78,9 milioni di franchi svizzeri, rispetto a un valore di mercato di 54 milioni di franchi. Anche se sui quadri c'è anche un giallo legato a opere preziosissime che non si troverebbero più negli inventari, e che invece Margherita vuole ritrovare: artisti famosi come Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Francis Bacon o Claude Monet. Di altri 1,5 milioni di franchi è la stima del mobilio nelle varie ville, e c'è anche un trattore con rimorchio a Torino (non valutato), una Jeep Renegade del 2018 stimata 10.600 franchi e una vecchia Panda del 2013, valore 1.726 franchi svizzeri. Quando si dice l'affezione ai marchi di casa.

Per Margherita i beni di Marella varrebbero molto di più: solo gli immobili circa 120 milioni di euro. E poi c'è almeno mezzo miliardo di dollari (401 milioni di euro al cambio al momento del decesso) depositato in varie società offshore che la figlia fa risalire alla madre. Compresa la rendita di 30 milioni di dollari l'anno, secondo i calcoli di Margherita il patrimonio totale di Donna Marella ammonterebbe a poco più di 3 miliardi di euro. E i giudici riconoscessero che ha diritto ad almeno parte di quella ricchezza, per Margherita potrebbero aprirsi le porte della Dicembre e, a cascata, della galassia Exor, oppure ricevere in alternativa un patrimonio miliardario cash.

Quale sarebbe il potenziale recupero fiscale? Secondo un parere che Report ha chiesto allo studio Escalar & Associati, escludendo gli anni ormai caduti in prescrizione, tra imposte dovute e sanzioni, per le quote nella Dicembre si potrebbero avere imposte da pagare per 170 milioni con sanzioni minime equivalenti per oltre 340 milioni. Per il resto dei beni si potrebbero recuperare imposte per 100 milioni più sanzioni, per un totale di 200 milioni. In caso di sanzioni massime, si arriverebbe a 650 milioni.

pev

 

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April 18, 2023 04:28 ET (08:28 GMT)

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