Tim: sulla rete spuntano nuovi fondi, anche Gip (Sole)
March 18 2022 - 3:59AM
MF Dow Jones (Italian)
Alcuni grandi fondi infrastrutturali sarebbero interessati alla
futura NetCo di Tim. Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che il
tema più rilevante resta principalmente uno: chi farà la
separazione tra la società dei servizi e la rete.
Kkr, quando ha lanciato l'offerta a novembre, pensava di farlo
tramite una Tim delistata da Piazza Affari ma l'operazione è stata
in qualche modo superata dal piano di Labriola, che prevede una
ServCo e una NetCo. E, proprio in questo quadro, una prosecuzione
delle interlocuzioni fra Tim e Kkr dovrebbe puntare, secondo
informazioni raccolte dal Sole 24 Ore, a un impegno di Kkr nella
società della rete NetCo frutto del piano targato Labriola. È
proprio in vista di quest'ultimo piano - e anche evidentemente
immaginando che possa giungere al traguardo il progetto di rete
unica con l'unione degli asset di Tim e Open Fiber (partecipata da
Cdp al 60% e da Macquarie al 40%) - che si sarebbero palesati
alcuni nuovi fondi infrastrutturali.
A quanto risulta al Sole 24 Ore avrebbe avuto contatti con Cdp
(anche azionista al 10% di Tim) il gruppo infrastrutturale
statunitense Global Infrastructure Partners (Gip), tra i più
potenti al mondo e con una capacità di investimento in termini di
equity su un unico deal di svariati miliardi. Gip, che in Italia ha
già realizzato in passato l'operazione sui treni Italo, per ora si
sarebbe soltanto informato con la Cassa sulle possibili future
opportunità di investimento nella rete, anche in relazione alla
creazione di NetCo.
L'interesse iniziale di Gip è comunque indicativo di un fermento
che sta progressivamente aumentando tra i grandi investitori
internazionali. La stessa Cdp, che contattata non ha commentato le
indiscrezioni, starebbe avendo in queste settimane discussioni con
Kkr e con il gruppo infrastrutturale australiano Macquarie per
discutere del progetto di creazione di rete unica.
Il piano di suddivisione di Tim in due realtà, in ServCo (la
newco dei servizi Noovle, Olivetti, Telsy, il mobile, il business e
consumer e Tim Brasil) e NetCo (la società della rete gli asset
fissi, le attività wholesale e Sparkle) ha comunque cambiato le
carte in tavola. Alcuni private equity che da tempo stanno
analizzando il dossier Tim, avrebbero cambiato l'approccio
all'operazione. Il fondo Cvc è da oltre un anno che sta alla
finestra sull'ex-monopolista e, secondo alcune indiscrezioni, era
dato come possibile candidato a una contro Opa assieme a Vivendi.
In realtà questa ipotesi appare oggi ormai superata. Cvc, in
realtà, potrebbe essere interessato a singoli asset della ServCo,
come ad esempio il Brasile.
Infine, le interlocuzioni fra Tim e Dazn per rivedere il minimo
garantito di 340 milioni annui (di Tim a Dazn) sono ancora in
corso. Ma a quanto risulta al Sole 24 Ore la via del mancato
accordo prende sempre più quota. Il che vorrebbe dire andare per
carte bollate.
pev
(END) Dow Jones Newswires
March 18, 2022 03:44 ET (07:44 GMT)
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