Tim: de Puyfontaine; diremo sì rete unica solo a giusto valore (Rep)
June 01 2022 - 2:25AM
MF Dow Jones (Italian)
Vivendi è pronto a lavorare al fianco della Cassa depositi e
prestiti per la creazione della rete unica, purché le valutazioni
rendano giustizia ai fondamentali di Tim. Lo ha precisato
l'amministratore delegato del gruppo francese, Arnaud de
Puyfontaine, in un'intervista a Repubblica.
Domenica, Tim ha firmato il memorandum per dare vita alla rete
unica con Open Fiber. Gli analisti valutano la rete Tim tra 17 e 21
miliardi di euro, prima delle sinergie. "Voglio essere molto chiaro
sul tema del valore della rete: Vivendi -ha spiegato de
Puyfontaine- non appoggerà mai la cessione della rete" a questi
valori, e questo nel "migliore interesse di Tim".
Tra l'altro, a proposito delle stime degli analisti, "non posso
non notare che il fondo Macquarie ha acquisito la sua
partecipazione in Open Fiber a multipli ben superiori (7,3 miliardi
o 29 volte il margine operativo lordo, ndr). Penso quindi che la
separazione della rete, e la conseguente creazione di una rete
unica, sia l'opzione che potenzialmente creerebbe più valore per
Tim".
"Se il reale valore non fosse riconosciuto, dato che siamo un
investitore industriale di lungo periodo, siamo pronti a valutare
altre opzioni capaci di rivelare tutto il potenziale di Tim
nell'interesse di tutti gli stakeholders. Deve essere chiaro che
Vivendi è il più forte difensore degli interessi di Tim in questa
partita".
Sugli investimenti in Mediaset e Tim, "sono fiducioso sulle
prospettive delle nostre attività in Italia, un Paese che in questi
anni ho imparato a conoscere. Ammetto che all'inizio abbiamo
sottovalutato alcune dinamiche complesse, ma ora abbiamo intrapreso
un percorso virtuoso di creazione di valore in Tim. Abbiamo inoltre
cercato un buon rapporto con il governo Draghi. Siamo orgogliosi
delle ottime relazioni tra Italia e Francia, dell'accordo
bilaterale siglato tra i nostri due Paesi, dal presidente
Mattarella e Macron. Ogni volta che faccio un roadshow negli Usa e
in Europa -ha spiegato- gli investitori mi chiedono dell'Italia, mi
faccio ambasciatore di questo Paese meraviglioso, che ha tante
affinità con la Francia".
Quanto ai rapporti con Cdp, de Puyfontaine ha ricordato che nel
2018 la Cassa ha votato al fianco di Elliott" che si opponeva a
Vivendi, ma da allora "molte cose sono cambiate. Il presidente
Giovanni Gorno Tempini, è entrato nel cda di Tim e dallo scorso
ottobre, quando la situazione si è fatta più urgente dato
l'andamento dei conti che ha portato a tre "profit warning",
abbiamo intrapreso un dialogo costruttivo con Cdp. Vivendi è un
investitore di lungo termine che ha a cuore l'interesse dell'Italia
e di una delle sue più grandi aziende, che porta con sé 45 mila
dipendenti e che certamente gioca un ruolo cruciale nella
digitalizzazione del Paese".
Sulla governance di Tim, "la nostra posizione è stata più volte
esplicitata: se si vuole avere una assemblea coesa nel voto per lo
scorporo della rete penso sia imprescindibile riflettere sui
necessari miglioramenti della governance nel rispetto delle
esigenze del mercato. E non ci sono dubbi che il governo Draghi
questo rispetto lo abbia. Confido quindi che questa nostra
preoccupazione venga recepita in tempi utili".
"Tim ha firmato un memorandum per provare a dar vita alla rete
unica. Per Vivendi non è stato facile scegliere di rinunciare
all'idea di una Tim verticalmente integrata, ma forse oggi i tempi
sono davvero maturi per un cambio epocale. L'ad Pietro Labriola -ha
aggiunto- annuncerà il nuovo piano industriale il 7 luglio, per
allora avremo definito qual è la strada e quali sono le tappe
fondamentali per separare la rete dai servizi. La fusione tra la
rete di Tim e l'infrastruttura di Open Fiber è la scelta
industriale maestra, ma non è l'unica", ha continuato.
Sul potenziale conflitto d'interesse di Cdp, socio di Tim (10%)
e Open Fiber (60%) "sono fiducioso che verrà trovata una soluzione
che è nell'interesse di tutti gli stakeholder e del Paese. Come
azionisti di riferimento, il nostro dovere è tutelare il valore e
l'interesse dell'azienda, nei confronti dei nostri azionisti e di
tutti gli altri investitori di Tim".
In merito a un possibile interesse di Vivendi nei contenuti, da
Timvision a Sky Italia, "siamo interessati a continuare a investire
in Italia, stiamo vagliando l'acquisizione di alcune società di
produzione di contenuti tv. Quanto a TimVision, siamo già soci
tramite Tim, confidiamo ci possano essere sinergie industriali
sempre più producenti con Canal Plus", ha concluso de
Puyfontaine.
vs
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June 01, 2022 02:10 ET (06:10 GMT)
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