Studio del Center for research on energy and clean air

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 24 gen - Nel 2023 le emissioni di anidride carbonica dell'Unione Europea hanno toccato il livello minimo dagli anni Sessanta, grazie a un mix energetico più pulito. I 27 Paesi membri hanno infatti prodotto l'8% di Co2 legata ai combustibili fossili in meno rispetto al 2022. È quanto emerge da una ricerca del Crea (Center for research on energy and clean air). I progressi dell'Ue in termini climatici hanno subìto un'accelerazione notevole nell'anno appena trascorso, inferiore soltanto a quella registrata nel 2020, a seguito della pandemia di Covid 19. Il calo è dovuto per il 56% all'utilizzo di fonti di energia meno impattanti, in particolare il nucleare e le rinnovabili. L'aumento della capacità eolica e solare installata, oltre alla ripresa dell'idroelettrico, dopo il periodo prolungato di siccità che ha afflitto l'Europa nel 2022, è stato determinante, secondo Crea.

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